Quali sono le creme solari per neonati e bambini più efficaci e sicure in quanto ad ingredienti e filtri UV? I risultati di un nuovo test tedesco promuovono a pieni voti solo 9 prodotti su 21. Tra i prodotti "bocciati" vi sono alcune marche molto note come La Roche-Posay, Eucerin e Lancaster
Torna puntuale alle porte dell’estate la nuova indagine del mensile tedesco Öko-Test sulle creme solari, che questa volta prende in esame quelle per bambini. Gli esperti tedeschi hanno messo a confronto diversi prodotti, creme ma anche spray, pensati per proteggere la pelle dei più piccoli. Anche stavolta però, non tutti i solari vengono promossi.
Lo scorso anno Öko-Test aveva analizzato 22 creme solari SPF30 per individuare al loro interno sostanze controverse e consigliare le migliori.
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Quest’anno la rivista dei consumatori tedeschi ha pensato invece ai bambini, testando 21 creme solari adatte ai più piccoli.
La protezione solare è essenziale per prevenire i danni causati dal sole alla pelle degli adulti e ancor di più a quella dei bambini. Come genitori, spesso ci chiediamo quale prodotto ci assicuri la giusta efficacia ma allo stesso tempo sia anche “pulito”. Questo test ci aiuta nella scelta, gli esperti sono infatti andati a caccia di ingredienti controversi (filtri solari compresi) all’interno delle creme, sostanze che puntualmente sono state individuate in alcuni prodotti.
I risultati
Sono 9 i filtri solari per neonati e bambini che vengono consigliati con il massimo dei voti. Öko-Test sottolinea che, rispetto ad un test simile effettuato due anni fa, i prodotti consigliati sono in aumento, segno che le aziende hanno fatto passi avanti nella formulazione dei propri prodotti.
I laboratori che hanno testato i solari non hanno riscontrato conservanti problematici, né i prodotti profumati contenevano fragranze altamente allergizzanti o altre fragranze dannose per la salute, ma tendenzialmente sono stati preferiti i prodotti senza profumo.
Alcuni solari vengono invece bocciati per la presenza di filtri UV discutibili o altre sostanze controverse (tra questi vi sono anche alcune marche note e costose). In totale sono stati 5 i prodotti “bocciati” dal test.
In merito ai filtri UV, sono soprattutto 2 ad essere considerati nocivi dagli esperti tedeschi in quanto possibili interferenti endocrini. Si tratta di:
- Omosalato: che potrebbe danneggiare fegato, reni e tiroide
- Octocrylene: che, come è ormai noto, può formare benzofenone, un probabile cancerogeno. Questa sostanza era effettivamente rilevabile in tutti e tre i prodotti che contenevano questo filtro ma, come si legge su Öko-Test: “due volte solo in concentrazioni che valutiamo come tracce“
Gli esperti di Öko-Test ci tengono però a sottolineare che:
Nonostante tutte le incertezze su alcuni filtri UV: qualsiasi crema solare per bambini è decisamente meglio di una scottatura solare. Tuttavia, poiché ci sono prodotti con filtri UV chimici, che gli esperti vedono in modo meno critico, consigliamo questi o creme solari con filtri minerali al biossido di titanio e ossido di zinco in caso di dubbio.
In realtà, sul biossido di titanio, si fa un appunto importante. Spesso questa sostanza, così come l’ossido di zinco, è presente nei solari in forma nano, ovvero in minuscole particelle di dimensioni tra 1 e 100 nanometri. La rivista ricorda però che:
Sfortunatamente, l’effetto delle nanoparticelle nel corpo umano è ancora poco studiato. Se lo si inala, il biossido di titanio è classificato, tra le altre cose, come sospetto cancerogeno. (…) Secondo lo stato attuale delle conoscenze, anche il biossido di titanio in nanoforma non penetra nel corpo attraverso la pelle intatta. Ma poiché alcuni consumatori vogliono evitare il nano, i produttori devono etichettare gli ingredienti di dimensioni nanometriche.
Il test segnala però che non sempre c’è questo riferimento e nelle creme analizzate mancava due volte.
Sola una crema solare per bambini conteneva poi un conservante controverso, il cloruro d’argento ma:
Secondo l’ordinanza sui cosmetici, i produttori non possono utilizzare il cloruro d’argento nei prodotti per bambini di età inferiore ai tre anni. Perché non si può escludere che l’argento si accumuli nel corpo e che sulla pelle possa verificarsi uno scolorimento grigio.
Il fornitore sostiene che il prodotto (il Sunozon Kids Sonnenmilch 50+, referenza tipica tedesca) non è destinato a bambini di età inferiore ai tre anni. Ok, ma allora segnalarlo sulla confezione sarebbe il minimo. E proprio per questo aspetto il solare viene giudicato “insufficiente”.
Altre sostanze che hanno fatto penalizzare i prodotti che le contenevano sono:
- PEG, che possono rendere la pelle più permeabile alle sostanze estranee
- Composti plastici, ovvero plastica liquida che può inquinare l’ambiente e non è affatto necessaria, come testimoniano tutti gli altri prodotti in cui non è presente
Le creme solari per bambini migliori e peggiori
Tra le creme solari che ottengono “molto buono” troviamo quelle dei marchi:
- Avène
- Hipp
- Lavera
Ma buone sono considerate anche:
- Garnier Ambre Solaire Kids
- Nivea Sun Babies & Kids
Un’altra referenza Nivea, invece: Nivea Sun Kids Mineralischer ottiene un “soddisfacente”.
Tra le creme solari peggiori troviamo:
- Eucerin Sensitive Protect Kids Sun Spay LSF 50+
- La Roche-Posay Anthelios Dermo-Pediatrics 50+
- Lancaster Sun Sensitive Milky Spray Kids50+
Questa invece la classifica delle migliori creme solari per bambini, stilata dalla redazione di greenMe: Creme solari: abbiamo stilato per voi la classifica delle migliori per bambini nel 2022 (senza effetto gheisha)
Questa lista è stata stilata dalla redazione di greenMe dopo un’attenta analisi e valutazione del più recente test in materia. Non è esaustiva di tutte le creme solari in commercio. Si tratta di una ©Riproduzione riservata soggetta alle regole di Copyright, come del resto tutti gli articoli presenti sulla nostra testata giornalistica. Ci fa piacere se può essere di ispirazione per i tuoi contenuti, ma in tal caso ti ricordiamo che va indicata e linkata la fonte, greenMe.it
Fonte: Öko-Test
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