Come comportarci coi bambini, soprattutto se molto piccoli? I neonati possono stare al sole? Tutto quello che c'è da sapere
Estate. Una parola che evoca le vacanze, il mare, la montagna…e il sole. Tutti noi sappiamo quanto sia importante proteggere la nostra pelle con creme solari adatte ma come comportarci coi bambini, soprattutto se molto piccoli? I neonati possono stare al sole?
La domanda torna in voga tra i vari gruppi delle mamme. Come regolarsi? A fornire precise indicazioni è il Ministero della Salute secondo cui i lattanti e i bambini piccoli si adattano meno facilmente di noi adulti alle temperature elevate, per questo, quando fa molto caldo, bisogna evitare di portarli in locali chiusi surriscaldati e scarsamente ventilati o, peggio ancora, lasciarli incustoditi nell’automobile parcheggiata al sole. Inoltre, i bambini sotto i sei mesi di vita non devono essere mai esposti al sole diretto.
Anche sotto l’ombrellone, non si è protetti dal caldo, né dai raggi solari. Inoltre, una regola d’oro che vale per tutti i bambini è quella di preferire gli orari più freschi per stare in spiaggia e in generale al sole, durante le prime ore della giornata e dopo le 18.
Se si portano i bambini all’aperto bisogna pensare a proteggerli dal caldo e dalle esposizioni dirette alle radiazioni ultraviolette (UV) del sole (che possono danneggiare la loro pelle molto delicata), utilizzando vestitini leggeri, in fibra naturale, copricapi e crema solare. Una protezione ancora più efficace la si ottiene lasciando i bambini all’ombra, soprattutto durante le ore 11. 00 – 18.00. I danni causati dai raggi solari sono particolarmente pericolosi per i lattanti e i bambini piccoli, spiega il Ministero, che fornisce anche una serie di consigli:
- Vestire i bambini in modo molto leggero, lasciando ampie superfici cutanee scoperte
- Controllare regolarmente la temperatura corporea di lattanti e bambini piccoli; se necessario rinfrescare delicatamente il loro corpo con una doccia tiepida o panni umidi.
- Fare bere acqua, non fredda, in piccole quantità, lentamente e molte volte al giorno.
Anche l’Istituto Mario Negri conferma le indicazioni fornite dal Ministero. Inoltre, secondo i medici l’esposizione al sole procura al nostro organismo e a quello dei bambini parecchi benefici. Il sole, infatti:
- favorisce la formazione nell’organismo della vitamina D, indispensabile per l’assorbimento del calcio e per la sua deposizione nelle ossa;
- aiuta a regolare il ritmo sonno/sveglia;
- cura in maniera naturale alcune malattie della pelle, come psoriasi e dermatite atopica;
- stimola la produzione di melanina;
- favorisce il mantenimento della temperatura corporea;
- agisce su alcuni meccanismi biologici che influiscono sull’umore.
Anche secondo l’Istituto Mario Negri non bisogna esporre direttamente al sole i neonati fino a 6 mesi. Invece
per bambini più grandi, evitare l’esposizione diretta nelle ore centrali del giorno (in estate dalle 11 alle 17) ed esporli gradualmente al sole iniziando con tempi brevi. Durante i primi giorni, se possibile, meglio far indossare indumenti lunghi che coprono braccia e gambe, soprattutto se i bambini sono piccoli; indossare un cappellino (possibilmente a tesa larga) e occhiali da sole; usare creme ad alto fattore di protezione (50 o 50+), attive sia per UVB che per UVA.
Quale crema scegliere?
Lo stesso Istituto precisa che nessuna crema filtra completamente i raggi ultravioletti. Una parte, più o meno rilevante, può passare. Per esempio,
i solari con fattore di protezione (SPF) 50 bloccano al massimo il 98% dei raggi UVB. Inoltre, occorre considerare che l’SPF indicato in etichetta si riferisce solo alla protezione dai raggi UVB, responsabili della produzione di melanina e delle scottature, ma non ai raggi UVA, che penetrano in profondità nella pelle favorendone l’invecchiamento.
In ogni caso, prima di acquistare le creme solari, occorre imparare a leggere le etichette preferendo i cosiddetti filtri fisici, non i chimici.
Secondo Okotest, non deve necessariamente essere una protezione solare speciale per bambini ma se scelta con criterio, la crema è adatta a tutta la famiglia. La rivista tedesca ha effettuato di recente un test, inviando 22 creme solari in laboratorio e stilando una classifica delle maggiori e delle peggiori:
Secondo l’analisi, solo 4 creme solari (di cui 3 referenze tipiche del mercato tedesco) hanno ottenuto il punteggio massimo. Si tratta di:
- Cien (Lidl)
- Sun Dance Green
- Alverde
- Today
A seguire, tra le creme che ottengono “buono” vi sono invece:
- Lavera Sensitiv
- Nivea Sun
“Sufficiente” è stata valutata la crema Eucerin Sensitive.
A causa degli ingredienti discutibili, invece, gli esperti tedeschi sconsigliano l’acquisto di tre creme solari giudicate “insufficienti. Sono:
- Garnier Ambre Solaire
- Piz Buin
- Cetaphil.
QUI l’articolo completo coi risultati del test: Creme solari, quali sono le marche migliori e peggiori. Garnier Ambre Solaire e Piz Buin “insufficienti”
Fonti di riferimento: Ministero della Salute, Istituto Mario Negri, Okotest
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