Aiutarsi a contare con le dita non è da bambini, ma è importante a tutte le età! Lo studio che lo dimostra

I bambini a scuola per contare spesso si aiutano con le dita, una tecnica che favorisce il successo matematico secondo diversi studi

I bambini che stanno imparando a contare tendono ad utilizzare anche le dita per aiutarsi. Non sempre però gli insegnanti a scuola incoraggiano tale pratica e questo, secondo alcuni studi, è un grave errore. Contare con le dita aiuta a tutte le età!

Anche agli adulti, in alcuni casi, capita ancora di aiutarsi con le dita delle mani per contare. Il che potrebbe sembrare una cosa “da bambini” ma l’evidenza scientifica suggerisce che non è affatto così, anzi questa tecnica è essenziale per il successo matematico. 

In uno studio pubblicato lo scorso anno su Frontiers in Psychology, i ricercatori Ilaria Berteletti e James R. Booth hanno analizzato una regione specifica del nostro cervello dedicata alla percezione e alla rappresentazione delle dita, nota come area somatosensoriale del dito. 

Nel corso della ricerca si è visto che ai bambini di età compresa tra 8 e 13 anni a cui venivano dati complessi problemi di sottrazione, l’area somatosensoriale del dito si illuminava, anche se gli studenti non usavano le dita. Questa area di rappresentazione era anche coinvolta, secondo lo studio, con problemi più complessi che riguardavano numeri più alti e una maggiore difficoltà.

Altri ricercatori hanno scoperto invece che migliore era la conoscenza delle dita da parte degli studenti in prima elementare, maggiore era il punteggio ottenuto nel confronto e nella stima dei numeri in seconda. 

Le prove che derivano da studi comportamentali e neuroscientifici mostrano poi che quando le persone ricevono una formazione sui modi per percepire e rappresentare le proprie dita, migliorano nel farlo, il che porta a risultati migliori in matematica.

Più nello specifico, i ricercatori hanno scoperto che quando i bambini di 6 anni miglioravano la qualità della loro rappresentazione con le dita, miglioravano anche la conoscenza aritmetica, in particolare abilità come il conteggio e l’ordinamento dei numeri.  

Alcuni insegnanti, però, sono stati portati erroneamente a credere che l’uso delle dita sia inutile, infantile e qualcosa da abbandonare il più rapidamente possibile. Ma, secondo quanto scoperto dalle ricerche, sembra essere l’esatto contrario: contare con le dita è una conoscenza fondamentale. 

Non a caso, una delle raccomandazioni dei neuroscienziati che hanno condotto importanti studi su queste tematiche è che le scuole incoraggino questo tipo di lavoro matematico.  

Infatti, secondo le ricerche, impedire agli studenti di usare le dita potrebbe di fatto arrestare il loro sviluppo matematico. Le dita sono probabilmente uno dei nostri ausili visivi più utili e l’area delle dita che si trova nel nostro cervello viene utilizzata fino all’età adulta.

La necessità e l’importanza della percezione delle dita potrebbero anche essere la ragione per cui i pianisti e altri musicisti spesso mostrano una comprensione matematica superiore rispetto alle persone che non suonano strumenti musicali.  

La ricerca che si è concentrata sul ruolo delle dita fa parte di un gruppo più ampio di studi sulla cognizione e sul cervello che mostrano l’importanza del coinvolgimento visivo con la matematica.  

dita attività matematiche

@Stanford University

dita attività matematiche 2

@Stanford University

Se vi interessa l’argomento e volete stimolare l’allenamento delle dita dei vostri bambini, potete praticare le attività proposte dagli esperti della Stanford University che trovate qui.

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