È al vaglio del Governo la possibilità di estendere il congedo obbligatorio per la nascita e l’adozione di un figlio dai cinque mesi attuali a sei mesi.
Congedo in caso di nascita di un figlio. È al vaglio del Governo la possibilità di estendere il congedo obbligatorio per la nascita e l’adozione di un figlio dai cinque mesi attuali a sei mesi, prevedendo che il padre ne utilizzi il 20% (quindi un mese).
Se ad oggi sono previsti cinque mesi obbligatori per la madre e il congedo obbligatorio per il padre proprio nel 2020 sale da cinque a sette giorni, più un giorno facoltativo che però può essere preso solo in sostituzione della madre, l’idea ora è di introdurre un unico congedo familiare della durata di sei mesi.
Di questi, l’80% del tempo, poco meno dei cinque mesi di oggi, rimarrà riservato alla madre. E il restante 20%, poco più di un mese, riservato al padre.
A parlarne è la sottosegretaria al Lavoro Francesca Puglisi, che annuncia l’insediamento di un gruppo di lavoro sulla questione e la possibilità di usare i fondi europei a disposizione per aumentare il lavoro delle donne in un Paese come il nostro dove esiste un divario di occupazione tra uomini e donne che sfiora i 20 punti, al top in Ue.
Se queste politiche potranno essere utili a spingere le donne sul mercato del lavoro ben vengano.
“C’è una nuova crescita dell’abbandono del lavoro dopo la nascita del primo figlio – conclude Puglisi – dobbiamo frenare questo andamento. Lavorare è importante per molti motivi, anche per non essere poi pensionate povere”.
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