Fun ghi dai fondi di caffè a Capannori. Il Comune di Capannori promuove il primo progetto di coltivazione di funghi commestibili a partire dai fondi di caffè nelle scuole italiane. Saranno coinvolti 450 studenti della scuola primaria di Marlia e della scuola secondaria di primo grado di Lammari. In poco più di due mesi, gli studenti potranno raccogliere funghi commestibili della varietà Pleurotous Ostreatus.
La coltivazione dei funghi dai fondi di caffè arriva a scuola. Il Comune di Capannori promuove il primo progetto di coltivazione di funghi commestibili a partire dai fondi di caffè nelle scuole italiane. Saranno coinvolti 450 studenti della scuola primaria di Marlia e della scuola secondaria di primo grado di Lammari. In poco più di due mesi, gli studenti potranno raccogliere funghi commestibili della varietà Pleurotous Ostreatus.
Il progetto porta il nome di “Dal caffè alle proteine”, ricordandoci immediatamente l’elevato valore nutritivo dei funghi e l’importanza di valorizzare gli scarti. I bambini e i ragazzi delle scuole coinvolte potranno infatti recuperare i fondi di caffè dalle caffettiere o da altri macchinari per la preparazione della bevanda.
I fondi di caffè trasformeranno in terreno fertile per la coltivazione dei funghi. Ogni studente ha ricevuto un kit dal peso di 1 chilo, da cui sarà possibile ricavare 500 grammi di funghi. La presentazione ufficiale del progetto è avvenuta venerdì scorso e prenderà il via entro pochi giorni in provincia di Lucca.
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L’iniziativa insegna che il caffè è una risorsa preziosa che merita di essere recuperata. I conti sono presto fatti, Da ogni tazzina si producono circa 13 grammi di fondo, che corrispondono a 75 chilogrammi di fondi di caffè per persona all’anno. Ecco allora uno dei metodi ideali al recupero: la coltivazione dei funghi. I fondi di caffè rappresentano infatti una base ideale per la loro crescita.
Gli studenti saranno coinvolti in lezioni sul tema dei rifiuti e della coltivazione dei funghi. Verrà attivato un laboratorio in cui ogni alunno produrrà un kit per la coltivazione dei funghi commestibili, che per un mese riposeranno in una stanza buia all’interno della scuola, per l’incubazione. Poi verranno spostati alla luce per un periodo di quattro o cinque settimane, in cui avverrà la produzione vera e propria.
I funghi verranno raccolti e tra febbraio e marzo le famiglie degli studenti saranno coinvolte in una competizione culinaria attraverso cui presentare un piatto preparato con i funghi coltivati durante il progetto. Terminato il ciclo di produzione, il substrato dove sono cresciuti i funghi sarà trasformato in compost e potrà essere utilizzato per altre iniziative, ad esempio per il progetto di educazione alimentare “Orto in condotta”.
Marta Albè
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