Un nuovo test di Altroconsumo sconsiglia l'utilizzo di 2 ciucci in cui è stato trovato bisfenolo A, sostanza chimica potenzialmente pericolosa
Molti neonati e bambini utilizzano ciucci per un periodo di tempo più o meno lungo ma questi prodotti, che stanno a contatto con la bocca, sono davvero sicuri e privi di sostanze chimiche potenzialmente pericolose? La rivista Altroconsumo ha voluto scoprirlo analizzando 35 ciucci dei marchi più noti e venduti in Italia.
L’analisi è stata condotta in collaborazione con Test Achats, l’associazione di consumatori belga e si è concentrata in particolare su alcune sostanze chimiche pericolose e che con più probabilità di altre si potevano trovare all’interno dei ciucci. Si tratta di nitrosamine e sostanze nitrosabili, ftalati, bisfenolo, paraffina e silossani.
I risultati
Fortunatamente il test ha mostrato che quasi tutti i ciucci sono privi di sostanze nocive o, quanto meno, queste sono sotto il limite di rilevabilità, cioè lo strumento per individuarle non riesce a misurarne la presenza.
Fanno eccezione due prodotti in cui, nello scudo in plastica del ciuccio (che comunque rimane a contatto con le labbra del bambino) è stato trovato bisfenolo A:
- Dodie Sucette anatomique
- Philips Avent Succhietto Ultra Air night (SCF376/21)
Ma quanto bisfenolo A contenevano questi ciucci? Scrive Altroconsumo:
Il primo è risultato 20 volte oltre il limite di rilevabilità dello strumento, il secondo 10 volte.
Ricordiamo che il bisfenolo A è un interferente endocrino e può danneggiare la fertilità, si può dunque immaginare quanto sia pericolosa l’esposizione in un organismo in fase di crescita.
La rivista sconsiglia dunque l’acquisto dei due ciucci in cui è stata trovata la sostanza chimica nonostante, sottolinea Altroconsumo, questi prodotti sono a norma di legge:
Bisogna dire che questi due prodotti non sono fuorilegge, perché la normativa europea non stabilisce limiti restrittivi per la presenza di bisfenolo A nei ciucci. Limiti che, invece, prevede per i giocattoli da mettere in bocca per la dentizione o per i contenitori per alimenti destinati ai bambini con meno di tre anni. Per questo abbiamo preso come riferimento la normativa francese che include anche i ciucci tra i prodotti che, essendo destinati a bambini con meno di tre anni, non devono contenere bisfenolo A. Normativa che chiediamo sia estesa a livello europeo oppure che i ciucci siano inclusi nella norma dei contenitori per alimenti o dei giocattoli per la dentizione considerato che spesso vengono usati come tali e che e anzi il contatto ciuccio-bimbo rischia di essere più prolungato di quello con un biberon o con un giocattolo.
Al di là delle contraddizioni della normativa, che ovviamente non ci dovrebbero essere considerando quanto sia delicato l’utilizzo dell’oggetto in questione, si può fare sicuramente a meno del bisfenolo A come dimostrano i 33 ciucci del test che ne erano privi.
Potete vedere tutti i ciucci analizzati nelle seguenti infografiche.
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Fonte: Altroconsumo
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