Dal 15 giugno riaprono i centri estivi e ripartono anche le attività ludico-ricreative destinate a bambini e adolescenti.
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Nella conferenza stampa di sabato 16 maggio, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha dichiarato che a partire dal 15 giugno verranno riaperti i centri estivi e i bambini potranno ricominciare a partecipare a varie attività ludico-ricreative.
Nel frattempo, come annunciato da Elena Bonetti su facebook, sono uscite le linee guida per le attività dedicate ai bambini e ai ragazzi, che includono proprio le nuove regole per gli accessi ai parchi, ai centri estivi e in generale alle varie attività ludico-ricreative in spazi aperti e chiusi.
Le regole per l’accesso ai parchi e ai giardini pubblici
“Le linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza COVID-19” specificano che bambini e adolescenti da 0 a 17 anni potranno recarsi nuovamente ai parchi purché accompagnati da un genitore o da un adulto familiare, anche non parente, nel rispetto del distanziamento fisico da altre persone. Continua infatti a essere molto importante non formare assembramenti.
D’altro canto il gestore degli spazi dovrà provvedere alla loro manutenzione e controllo periodico, alla pulizia periodica degli arredi, e anche alla loro supervisione verificando che le norme di accompagnamento e di distanziamento vengano rispettate, così come l’utilizzo delle mascherine, obbligatorio sopra ai 3 anni.
Attività ludiche organizzate in spazi aperti
Per quanto riguarda le attività ludiche all’aperto, per esempio nelle fattorie didattiche o negli stessi parchi, esse potranno ricominciare ma non del tutto liberamente. Innanzitutto saranno aperte solo a bambini di età superiore ai 3 anni e andranno organizzate per fasce di età omogenee, ovvero si formeranno gruppi di pochi bambini in base all’età gestiti da un numero specifico di operatori, per garantire comunque il rispetto del distanziamento. Le iscrizioni dipenderanno a livello di tempi e modalità dal gestore delle attività stesse.
Durante le attività sarà indispensabile indossare correttamente le mascherine e andranno rispettate alcune norme igienico-sanitarie:
“1) lavarsi frequentemente le mani in modo non frettoloso;
2) non tossire o starnutire senza protezione;
3) mantenere il distanziamento fisico di almeno un metro dalle altre persone;
4) non toccarsi il viso con le mani.”
Al momento del rientro a casa dei bambini, gli organizzatori dovranno evitare assembramenti negli ingressi delle aree interessate e per farlo dovranno organizzare l’accoglienza all’esterno dell’area e programmarla in più momenti, scaglionati tra i 5 e 10 minuti.
Inoltre ogni punto di accoglienza dovrà essere fornito di fontana o lavandino con acqua e sapone o gel idroalcolico per igienizzare le mani prima dell’ingresso nella struttura. Stessa operazione andrà svolta all’uscita.
I genitori dovranno informare gli operatori sullo stato di salute dei figli dichiarando se abbiano avuto febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Andrà rilevata anche la temperatura corporea dei bambini e degli stessi operatori.
Attività ludico-ricreative organizzate in spazi chiusi
Anche negli spazi chiusi le eventuali attività proposte dovranno essere circoscritte a fasce d’età e potranno essere accolte solo un numero di domande dando priorità alle famiglie maggiormente impegnate in attività di lavoro, con una documentata condizione di fragilità, e in caso di condizione di disabilità del bambino o adolescente.
Naturalmente andrà sempre rispettato il distanziamento fisico e per questo i gruppi di bambini dovranno essere di numero ridotto, e se possibile andranno comunque privilegiate le attività svolte all’aperto. Mentre in caso di attività in spazi chiusi, si dovrà provvedere a un’adeguata e frequente aerazione dei locali tenendo le finestre aperte per la maggior parte del tempo.
Anche in questo caso andranno rispettate alcune regole generali di igiene e pulizia, lavandosi frequentemente le mani, non tossendo o starnutendo senza protezione, mantenendo la distanza di almeno un metro, non toccandosi il viso con le mani, pulendo frequentemente le superfici e indossando le mascherine correttamente.
Sono inoltre previste particolari misure per bambini e adolescenti con disabilità, dove il rapporto numerico fra operatori e bambini sarà ridotto rispetto allo standard, ovvero di 1 a 1.
FONTI: Dipartimento per le Politiche della Famiglia
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