I bambini del reparto di pediatria dell'Ospedale fiorentino Santa Maria Annunziata saranno accompagnati da Serena in sala operatoria, un'infermiera molto speciale. Si tratta di un dolcissimo basset hound che oltre a far loro compagnia verso la sala, ne aspetta l'uscita dopo gli interventi di tonsillectomia e adenoidectomia
I bambini del reparto di pediatria dell’Ospedale fiorentino Santa Maria Annunziata saranno accompagnati da Serena in sala operatoria, un’infermiera molto speciale. Si tratta di un dolcissimo basset hound che oltre a far loro compagnia verso la sala, ne aspetta l’uscita dopo gli interventi di tonsillectomia e adenoidectomia.
Una bellissima iniziativa quella dell’ospedale di Bagno a Ripoli, dove i piccoli pazienti potranno trovare questo simpatico cane ad allietare la loro degenza ma soprattutto a distrarli in un momento che può essere particolarmente difficile, come quello dell’ingresso in sala operatoria.
A seguire Serena a spasso per il reparto è Benedetta Fragorzi, che appartiene all’Associazione “Il Poderaccio-Accademia Cinofila Fiorentina Asd”.
“I bambini ospedalizzati hanno accolto molto bene questa iniziativa, che li aiuta a vivere al meglio un momento difficile e a dimenticare il disagio del post intervento e superare così la paura della stanza d’ospedale. I genitori hanno particolarmente apprezzato l’iniziativa perché ha contribuito a rendere più piacevole il ricovero ospedaliero dei loro bambini” ha spiegato Marco Pezzati, direttore dell’area pediatrica aziendale.
Il progetto è stato finanziato dall’Associazione Onlus “Vorrei prendere il treno” fondata da Iacopo Melio grazie a una raccolta di fondi.
“Col vostro aiuto siamo riusciti a finanziare un anno di pet-therapy nel reparto di pediatria presso l’Ospedale “Santa Maria Annunziata” di Bagno a Ripoli (Firenze). Il progetto, del valore di 4.000 € , verrà svolto dal personale qualificato dell’Accademia Cinofila Fiorentina” si legge sul sito dell’associazione secondo cui la malattia è un momento di crisi, sia a livello biologico sia a livello psicologico e il bambino ospedalizzato vive tale situazione spesso in modo traumatico.
Foto: Vorrei prendere il treno
“Il contatto con l’animale, invece, risveglia nei piccoli malati la naturale curiosità di toccare, coccolare, accarezzare, cioè d’instaurare un rapporto. I bambini e i loro genitori trascorrono così momenti speciali, convincendosi del fatto che l’ospedale non è solo un luogo in cui si fanno cose spiacevoli e dolorose” spiega Vorrei prendere il treno. “L’interazione con gli animali agevola il raggiungimento di obiettivi terapeutici come il rilassamento, la riduzione del senso di isolamento e solitudine, dell’ansia, della percezione del dolore, degli stati depressivi, e il miglioramento della capacità di razionalizzare la paura”.
D’altronde è stato ampiamente dimostrato che la presenza degli animali negli ospedali sia davvero benefica, non solo per i bambini ma anche per gli adulti. Sono sempre più numerosi i reparti italiani dove cani e gatti sono i migliori alleati dei medici .Anche il personale dell’ospedale toscano si è detto soddisfatto dell’iniziativa.
Non possiamo che augurarci che tante “Serena” possano essere ancora più presenti nei nostri ospedali.
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Francesca Mancuso
foto cover: La Stampa