Sabrina Del Fico Non aprite i link con titoli acchiappa click, questa misura di sostegno che stanno chiamando "bonus", non è riservata a tutti, ma riguarda solo le famiglie con figli che si stanno formando nel campo della musica o che vogliono iniziare a farlo
@123rf/yarruta
Su molti siti, in queste settimane, sta rimbalzando l’annuncio di un fantomatico Bonus che il governo avrebbe disposto in favore delle famiglie con reddito ISEE basso, ma esiste davvero e come si può ottenere? Cerchiamo di fare chiarezza.
Spulciando in rete, questo contributo governativo di valore pari a 1.000 euro sembrerebbe rivolto alle famiglie con figli minorenni e con un reddito ISEE basso – ma non si tratterebbe dell’Assegno Unico Universale (di cui abbiamo diffusamente parlato in molti articoli).
In realtà, come specificato in calce ai numerosi articoli che sfruttano il beneficio come specchietto per le allodole per attirare ignari lettori, si tratta del Bonus Musica, una misura contenuta nella nuova Legge di Bilancio e destinata a sostenere bambini e ragazzi che vogliono imparare a suonare uno strumento o cantare all’interno di un coro.
Insomma, un’agevolazione non rivolta a tutte le famiglie, ma solo a quelle i cui figli vogliono intraprendere una carriera nel mondo della musica. Infatti, il primo requisito per accedere al beneficio è dimostrare l’iscrizione del proprio figlio, di età compresa fra i 5 e i 18 anni, ad una delle seguenti istituzioni formative:
- conservatorio;
- scuola di musica riconosciuta dalla Pubblica Amministrazione;
- istituzione di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM);
- banda;
- coro.
Oltre a questo, per accedere al contributo economico è necessario presentare un reddito ISEE per l’anno 2022 inferiore ai 36.000 euro. Come specificato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, il bonus è una detrazione di imposta del 19% sulle spese sostenute per la formazione in campo musicale dei propri figli.
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Fonte: Agenzia delle Entrate
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