E' un tema più che attuale in Italia quello dei rischi per la salute legati alle centrali a carbone. Un nuovo studio, condotto con dati presi in Polonia, punta il dito contro l'esposizione a una classe di inquinanti prodotta anche dalle centrali a carbone.
Mamme stressate durante la gravidanza e inquinamento atmosferico hanno conseguenze non solo sulla salute del nascituro, ma anche sul suo comportamento. Bambini più ansiosi, depressi e aggressivi anche per colpa dello smog e dello stress accumulati mentre erano nel grembo materno.
Lo hanno stabilito i ricercatori del Columbia Center for Children’s Environmental Health e dalla Mailman School of Public Health.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Pediatrics, riferisce che l’incapacità di una madre di far fronte a situazioni di stress è collegata con tutta una serie di problemi comportamentali nei bimbi, tra cui ansia, depressione, problemi di attenzione e comportamento aggressivo. Ma gli effetti erano maggiori tra i bambini con livelli più elevati di esposizione prenatale agli idrocarburi policiclici aromatici (Pah) dell’inquinamento atmosferico.
“Questo studio dimostra che la combinazione di fattori di stress fisico e psicologico durante lo sviluppo fetale amplifica l’effetto di ogni esposizione. I risultati sono preoccupanti perché i problemi di attenzione, di ansia e di depressione che influenzano le relazioni tra pari, il rendimento scolastico e il futuro benessere dei bambini“, sottolinea l’autrice, Frederica Perera.
Lo studio è il primo a valutare l’interazione tra le sostanze inquinanti legate alla combustione presenti nell’aria respirata dalla madre durante la gravidanza e i problemi comportamentali nell’infanzia. Ma cosa sono i Pah? Si tratta di inquinanti atmosferici generati da fonti di combustione come veicoli a motore, le centrali elettriche a carbone, il riscaldamento residenziale e il fumo delle sigarette.
“Comprendere le interazioni tra l’ambiente sociale e fisico aiuterà a spiegare le disparità di salute per intraprendere interventi atti a prevenire i problemi di sviluppo nei bambini. I risultati supportano gli interventi politici per ridurre l’esposizione all’inquinamento atmosferico nelle aree urbane, così come i programmi di screening per le donne all’inizio della gravidanza, al fine di identificare chi ha bisogno di sostegno psicologico o materiale”, conclude la ricercatrice.
Roberta Ragni
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