Un intero villaggio distrutto e tutti i suoi abitanti sterminati o deportati, tra loro anche 99 bambini. Questa è la storia di Lidice, un paesino che venne raso al suolo durante la Seconda guerra mondiale dalle SS di Hitler.
Uno dei tanti capitoli bui del nazismo, ha come protagonista Lidice, un comune della Repubblica ceca che venne raso al suolo dopo che, nel 1942, il generale tedesco Reinhard Heydrich era stato ucciso in un’imboscata da parte di alcuni soldati cecoslovacchi.
In risposta, dunque, all’assassinio, i nazisti di Hitler non lasciarono tracce di questo villaggio, rimuovendo perfino le macerie, come se lì, non ci fosse mai stato un centro urbano.
L’ipotesi del collegamento tra la fine di Lidice e l’attentato a Heydrich, all’epoca venne molto enfatizzato dalla stampa tedesca, anche se in realtà non ci fu mai una conferma ufficiale, piuttosto un tentativo da parte dei nazisti di creare un clima di terrore.
Il 10 giugno del 1942 i soldati nazisti distrussero tutto: spararono su molti uomini, donne e bambini. L’eccidio durò per oltre cinque ore e Lidice, a neppure mezz’ora da Praga, in quello che era il protettorato di Boemia e Moravia, scomparve addirittura dalla cartina geografica.
Poliziotti, soldati della Wehrmacht ammassarono gli abitanti in una fattoria e li fucilarono a gruppi di cinque. Il triste bilancio fu di 173 uomini. I 19 scampati furono poi arruolati, mentre 196 donne vennero deportate a Ravensbrück. Di esse 143 riuscirono a sopravvivere alla camere a gas, le altre perirono di stenti o furono utilizzate per esperimenti scientifici.
I bambini di Lidice e il monumento che li ricorda
Solo nove bambini furono ritenuti idonei all’arianizzazione e vennero affidati a famiglie tedesche, gli altri 99 furono deportati e poi uccisi nelle camere a gas. Oggi li ricorda una grande scultura di bronzo di Marie Uchytilová realizzata negli anni Sessanta, ma completata solo nel 2000.
Ai loro piedi ci sono peluche e candeline. Nel 1949 la nuova Lidice venne ricostruita nei pressi del vecchio villaggio raso al suolo, ma nessuno potrà ricostruire la vita spezzata di queste vittime innocenti.
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Fonte foto: Flickr
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