La splendida iniziativa del sindaco di Vilminore di Scalve, in provincia di Bergamo, che ha chiuso al traffico una strada per far giocare i bambini.
A Vilminore di Scalve, in provincia di Bergamo, le strade chiudono al traffico. Motivo? I bambini in estate giocano e si rincorrono proprio lì. Ed è così che fino al 31 agosto il sindaco Pietro Orrù ha decretato la chiusura di via Pieve, dalle 20 alle 22 di sera.
È la meravigliosa iniziativa che arriva da questo paesino di poco più di 1000 abitanti e sede della Comunità montana di Scalve, dove è ancora tanta la voglia di vedere i bambini “giocare tutti insieme, senza particolari rischi dettati dalla presenza di automobili”, come dice il primo cittadino.
Dopo i parcheggi rosa per donne incinte e famiglie con bambini fino ai due anni, nei pressi del distretto sanitario e della farmacia, e sulla scia di Sfruz, in Trentino, e di altre cittadine dove sono spuntati cartelli cui si ricorda che “in questo paese i bambini giocano ancora per strada”, ora l’amministrazione sclavina chiede di non usufruire di un’intera strada nelle ore serali, per permettere ai bambini di giocare liberamente.
“È nato tutto – spiega il sindaco Orrù – da una richiesta, buttata lì tra il serio e il faceto da alcune famiglie l’anno scorso: mi era stato chiesto se non si poteva pensare a una chiusura al traffico per poter far giocare i bambini in strada, senza troppi pensieri. Quando la richiesta è arrivata davvero in Comune, abbiamo pensato potesse essere una buona idea mettere in sicurezza tutta l’area”.
Così da inizio luglio fino alla fine agosto, dalle 20 alle 22, via Pieve Antica (nella zona compresa tra la caserma dei Carabinieri e la piccola chiesa) rimarrà chiusa al traffico, diventando il regno di nascondino, di guardie e ladri, di «un, due, tre, stella», o dei giochi fatti semplicemente con un pallone.
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“Si tratta della zona di Vilminore – continua Orrù – in cui attualmente risiede un buon numero di famiglie giovani, con tanti bambini. Al di là del cartello che abbiamo posizionato qualche tempo fa agli ingressi del paese, che ricordava che i bambini qui da noi giocano ancora per strada, mi sembrava davvero una buona idea quella di poter mettere più in sicurezza la situazione, di mettere un cappello normativo, che non guasta mai. Così i bambini potranno tornare a giocare per strada come facevamo noi trent’anni fa, quando però c’erano meno macchine per strada”.
E allora via libera a tutti i giochi che si possono fare all’aperto!
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Germana Carillo