Ecco una storia dolcissima, che ci ricorda che volere è potere e che motivazione e tenacia possono aiutare a superare anche ostacoli apparentemente insormontabili. È la storia di Anaya Ellick, una bimba americana nata senza mani e che qualche giorno fa ha vinto un concorso nazionale dedicato proprio alla scrittura a mano, battendo la concorrenza di altri 50 piccoli "amanuensi".
Ecco una storia dolcissima, che ci ricorda che volere è potere e che motivazione e tenacia possono aiutare a superare anche ostacoli apparentemente insormontabili. È la storia di Anaya Ellick, una bimba americana nata senza mani e che qualche giorno fa ha vinto un concorso nazionale dedicato proprio alla scrittura a mano, battendo la concorrenza di altri 50 piccoli “amanuensi”.
Guardando Anaya, alcuni vedranno una bimba dalla vita colma di sfide, limitazioni e difficoltà. Altri, invece, riconosceranno in lei un’autentica fonte di ispirazione. Perché questa piccola donna di appena sette anni non si lascia in alcun modo limitare dalla sua disabilità: al contrario, la sua vita scorre in modo assolutamente normale, sia a casa che a scuola, dove tiene il passo con i suoi coetanei e amici normodotati.
Anaya frequenta la prima elementare presso la Greenbrier Christian Academy di Chesapeake, in Virginia, e ha appena ricevuto il Premio Speciale Nicholas Maxim per l’Eccellenza nella scrittura a mano, la sezione dedicata a bambini con disabilità di un concorso nazionale che da venticinque anni promuove tra gli studenti americani una grafia comprensibile.
La prova della piccola Anaya ha stupito la giuria, che ha rilevato come non ci sia nessuna differenza tra le sue capacità di scrittura e quelle dei suoi coetanei normodotati. Eppure, Anaya, che non fa uso di protesi, scrive tenendo la penna tra gli avambracci.
“Anaya è una bambina davvero notevole.” – ha dichiarato Tracy Cox, direttrice della Greenbrier Christian Academy – “Se ha deciso di fare qualcosa, nessun ostacolo può fermarla.”
Con la vittoria al concorso, la bambina si è aggiudicata un trofeo e un assegno da 1000 dollari. E, grazie a lei, anche la sua scuola è stata premiata, ricevendo un buono regalo da spendere in prodotti editoriali e risorse digitali per studenti e insegnanti.
Anaya non vede la sua disabilità come un limite, non si considera “diversa” e vuole essere autonoma e indipendente anche al di fuori delle pareti scolastiche: un desiderio che si esprime in tutti i momenti della quotidianità.
“Si allaccia le scarpe. Si veste da sola.” – ha raccontato in proposito la madre, Bianca Middleton – “Fa tutto senza avere bisogno di assistenza.”
Un meraviglioso esempio per tutti noi, che troppo spesso ci lasciamo abbattere da difficoltà minimali e superabili.
Lisa Vagnozzi
LEGGI anche
Le intense e realistiche opere di un artista polacco nato senza braccia (FOTO)