Ha solo dieci anni ma un grande sogno: quello di pulire spiagge e mari dall’inquinamento della plastica. Per questo motivo Lilly Platt assieme a sua madre e al nonno, ha già iniziato la sua avventura raccogliendo rifiuti in Olanda.
Ha solo dieci anni ma un grande sogno: quello di pulire spiagge e mari dall’inquinamento della plastica. Per questo motivo Lilly Platt assieme a sua madre e al nonno, ha già iniziato la sua avventura raccogliendo rifiuti in Olanda.
“Ho iniziato a raccogliere la spazzatura dopo aver visto l’effetto che aveva sulla fauna selvatica. Sapevo che ogni pezzettino raccolto era un rifiuto in meno che poteva danneggiare una creatura vivente”, dice Lilly.
Ogni giorno l’adolescente pulisce il quartiere in cui vive, consapevole che anche i piccoli gesti possono fare la differenza. Grazie al suo impegno, non solo raccoglie rifiuti ma porta avanti delle vere e proprie campagne di sensibilizzazione per amici e vicinato che poi documenta in una pagina Facebook.
La piccola attivista era rimasta sconvolta dall’impatto che la plastica ha sull’oceano e i suoi abitanti, solo qualche giorno fa vi avevamo parlato del capodoglio ucciso dai nostri rifiuti e trovato con 30 chili da sacchetti di plastica, corde, reti da pesca e altro.
Ancora come dimenticare le mante che nuotavano tra la plastica in quello che un tempo veniva considerato un paradiso per la loro riproduzione? Non solo, secondo un nuovo studio condotto dal Cnr, da Greenpeace e dall’Università Politecnica delle Marche i mari italiani sono invasi dalle microplastiche a tal punto che il disastro è paragonabile a quello presente nei vortici oceanici del nord Pacifico, con i picchi più alti nelle acque di Portici (Napoli) ma anche in aree marine protette come le Isole Tremiti (Foggia).
Ma uno dei segnali più fiduciosi è che esiste tutto un mondo di attivisti ambientali che stanno contribuendo a sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni della plastica. Come Lilly che si unirà al Plastic Whale Coastal Clean-Up and Conference” il 25 aprile sull’isola norvegese di Sotra per svolgere un ruolo chiave nella pulizia delle coste e per farlo percorrerà più di mille chilometri, quelli che separano l’Olanda dalla Norvegia.
L’evento si svolge in memoria della “balena di plastica”, una balena morta sulla costa norvegese l’anno scorso, con lo stomaco pieno di oltre 30 buste di plastica.Oltre a contribuire a ripulire la costa dell’isola, l’adolescente parteciperà a una conferenza sui rifiuti di plastica, insieme a figure chiave del movimento ambientalista di tutto il mondo che discuteranno del problema crescente e su come proteggere le coste da ulteriori inquinanti.
Lilly, grazie al suo impegno, è stata già scelta come ambasciatrice della gioventù per la Coalizione dell’inquinamento plastico e come ambasciatrice dell’infanzia per HOW Global. E sono tanti i bambini e gli adolescenti che hanno ben chiare le idee, uno dei pionieri è stato Boyan Slat,che ha inventato un ottimo modo per ripulire i nostri oceani dalla plastica con il suo Ocean Array Cleanup che riesce a raccogliere ben 7250mila tonnellate di rifiuti in soli 5 anni.
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Dominella Trunfio