Talvolta, con la loro innocenza e spontaneità, i più piccoli riescono a realizzare imprese che gli adulti possono solo immaginare. È il caso di questa bimba americana che, con una lettera semplice e diretta, ha convinto il Presidente Obama a visitare Flint, la città teatro della più grave crisi idrica degli Stati Uniti.
Talvolta, con la loro innocenza e spontaneità, i più piccoli riescono a realizzare imprese che gli adulti possono solo immaginare. È il caso di questa bimba americana che, con una lettera semplice e diretta, ha convinto il Presidente Obama a visitare Flint, la città teatro della più grave crisi idrica degli Stati Uniti.
Da oltre 2 anni, infatti, questa area urbana del Michigan, in cui vivono circa centomila abitanti, attraversa un’emergenza idrica di proporzioni enormi, a causa della presenza di elevate quantità di piombo nell’acqua del rubinetto. La contaminazione è probabilmente dovuta ad un sistema di distribuzione difettoso e ha determinato il diffondersi di numerosi problemi di salute tra la popolazione, provocando anche alcuni decessi.
Per questo, un mese fa Amariyanna “Mari” Copeny, una bimba di 8 anni, ha inviato una mail al Presidente Obama, spiegando di voler far conoscere il più possibile i problemi che affliggono Flint.
“Sono una dei bambini colpiti dal problema dell’acqua” – ha scritto Mari – “e ho fatto del mio meglio per partecipare a marce di protesta e per parlare a nome di tutti i bambini che vivono qui a Flint.”
Dato che, con un gruppo di concittadini, aveva in programma un viaggio a Washington per ascoltare l’audizione al Congresso del Governatore del suo Stato, la bambina – il cui soprannome è Little Miss Flint – ha chiesto ad Obama e a sua moglie Michelle di poterli incontrare di persona.
“So che questa è probabilmente una richiesta strana, ma mi piacerebbe avere la possibilità di incontrare lei o sua moglie.” – continua il testo della lettera – “Mia madre ha detto che è probabile che lei sia troppo occupato con questioni più importanti, ma c’è un sacco di gente che verrà a Washington su questi autobus e un incontro con lei o con sua moglie potrebbe davvero sollevare il morale delle persone. Grazie per tutto quello che fa per il nostro paese. Non vedo l’ora di venire a Washington, per poter vedere il Governatore Snyder di persona e per essere nella stessa città in cui lei vive.”
Una richiesta formulata in modo spontaneo, senza giri di parole, che non ha sortito l’effetto sperato (Obama non ha potuto incontrare gli abitanti di Flint durante la loro trasferta a Washington) ma ne ha sortito uno inaspettato e ancora più significativo. La scorsa settimana, infatti, il Presidente americano ha risposto a Mari dicendole che il prossimo 4 maggio sarà a Flint per incontrare di persona i cittadini colpiti dall’emergenza idrica.
“[…] Voglio che tu sia la prima a sapere che verrò in visita a Flint il 4 maggio.” – ha scritto Obama – “Voglio assicurarmi che le persone come te e la tua famiglia stiano ricevendo l’aiuto necessario e che meritano. Come voi, userò la mia voce per chiedere che le cose cambino e per contribuire a risollevare la vostra comunità. Le lettere di bambini come te sono quello che mi rende tanto ottimista per il futuro. Spero di incontrarti la prossima settimana, Little Miss Flint.”
Con l’auspicio che la vicenda di Flint e della sua acqua avvelenata possa concludersi al più presto con un lieto fine.
Lisa Vagnozzi
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