La bambina americana che ha dichiarato guerra alle buste di plastica

Le buste di plastica sono ancora ampiamente utilizzate in diverse parti del mondo, ad esempio negli Stati Uniti, dove bambini e adolescenti hanno dimostrato nel corso degli ultimi anni il proprio spirito combattivo nei confronti della difesa dell’ambiente

Le buste di plastica sono ancora ampiamente utilizzate in diverse parti del mondo, ad esempio negli Stati Uniti, dove bambini e adolescenti hanno dimostrato nel corso degli ultimi anni il proprio spirito combattivo nei confronti della difesa dell’ambiente. È impossibile dimenticare il caso di Seven Suzuki, che con il suo breve e toccante discorso riuscì a zittire il mondo in occasione del Summit della Terra delle Nazioni Unite, tenutosi a Rio De Janeiro nel 1992, così come le vicende di Tai’Kaiya Blaney, l’undicenne che sta facendo tremare le compagnie petrolifere americane.

È ora la volta di Abby Goldberg, che nella città di Grayslake, nell’Illinois, sta dimostrando con caparbietà il proprio sostegno ad una legge per la messa la bando delle buste di plastica. Il suo impegno ha avuto inizio con la realizzazione di un progetto scolastico mirato ad abolire l’impiego delle buste di plastica monouso nella propria città. Abby Goldberg ha iniziato a sostenere tale causa nel momento in cui ha compreso come l’impiego di sacchetti di plastica non riciclabili possa essere dannoso per l’ambiente terrestre e marino.

La sua voce, in opposizione ad una possibile legge che avrebbe abolito qualsiasi proposta di messa al bando delle buste di plastica, è giunta fino al governatore Pat Quinn attraverso una raccolta di firme svoltasi tramite il web. Egli ha in seguito accettato di incontrare personalmente l’ambientalista tredicenne.

L’opposizione di Abby Goldberg era rivolta precisamente alla “Plastic Bag and Film Recycling Act”, che avrebbe proibito agli abitanti dell’Illinois di portare avanti delle campagne per l’abolizione delle buste di plastica monouso. Il governatore Pat Quinn ha preso in parola il proposito di Abby Goldberg, esprimendo il proprio veto nei confronti del nuovo regolamento nella giornata dello scorso 26 agosto.

Quinn non ha potuto che ringraziare la ragazzina per il proprio impegno nei confronti della difesa dell’ambiente. Abby Goldberg appare ora fiera di aver raggiunto il proprio scopo e di essere riuscita a dimostrare come la giovane età non debba essere necessariamente un ostacolo nel tentativo di sostenere i diritti dei cittadini e la difesa del Pianeta. Abby ha ottenuto l’appoggio di ben 170 mila persone, che, nell’Illinois, ora potranno proseguire con le proprie campagne a favore dell’abolizione delle buste di plastica monouso.

Marta Albè

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