Dal 1° luglio si potrà fare richiesta per l'Assegno unico figli 2021. A darne conferma è stato il presidente dell’Inps Pasquale Tridico
Dal oggi, 1° luglio, si può fare richiesta per l’Assegno unico figli 2021. A darne conferma qualche settimana fa era stato il presidente dell’Inps Pasquale Tridico, che ha annunciato l’avvio dell’operazione ponte che porterà all’aiuto universale a partire da gennaio 2022.
Tridico, il 22 giugno, è stato ascoltato in commissione Lavoro del Senato sul Dl che istituisce l’assegno temporaneo dal 1° luglio al 31 dicembre 2021 e ha fatto sapere che il portale Inps è pronto per le famiglie, tra cui oltre 1,5 milioni tra disoccupati e lavoratori autonomi, che potranno chiedere per la prima volta l’assegno unico per i figli. Si tratta del cosiddetto “assegno ponte” destinato per i prossimi sei mesi ad anticipare l’entrata in vigore da gennaio 2022 del nuovo assegno unico universale.
L’obiettivo del nuovo assegno unico e universale è la graduale sostituzione o eliminazione di tutte le precedenti misure di sostegno alla genitorialità, alla natalità e ai carichi familiari: detrazioni fiscali per figli a carico, assegni al nucleo familiare e ai nuclei con almeno tre figli minori riconosciuti dai Comuni, l’assegno di natalità o premio alla nascita. Tutte queste misure raccolgono circa 20 miliardi di euro all’anno, ha detto il presidente dell’Inps.
Secondo le attuali simulazioni Istat, presentate sempre il 22 giugno in audizione a Palazzo Madama dal presidente dell’Istituto di Statistica, Gian Carlo Blangiardo, l’assegno unico dovrebbe garantire un aiuto al 5,5% delle famiglie italiane, pari a circa 1,5 milioni di nuclei che fino a oggi non hanno mai ricevuto l’assegno per i figli ossia disoccupati e autonomi, mentre il 15,8% delle famiglie italiane si vedrà aumentare l’assegno al nucleo familiare che già percepiscono dall’Inps, da da 37,5 euro mensili per ciascun figlio per le famiglie che hanno fino a due figli e di 55 euro per quelle con tre o più figli.
Ricordiamo che l’Assegno temporaneo è erogato dall’Inps in presenza di figli minori di 18 anni, inclusi i figli minori adottati e in affido preadottivo. I requisiti sono i seguenti:
- essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale;
- essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- essere residente e domiciliato in Italia con i figli a carico sino al compimento del diciottesimo anno d’età;
- essere residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale;
- essere in possesso di ISEE in corso di validità.
L’Assegno unico, compatibile anche col reddito di Cittadinanza, sarà erogato in base ai livelli di ISEE e per ciascun figlio minore. In particolare, è prevista:
- una soglia minima di ISEE fino a 7.000 euro, fino alla quale gli importi spettano in misura piena, pari a 167,5 euro per ciascun figlio in caso di nuclei con uno o due figli, ovvero a 217,8 euro per figlio in caso di nuclei più numerosi;
- una soglia massima di ISEE pari a 50.000 euro, oltre la quale la misura non spetta.
Come richiedere l’Assegno unico (provvisorio)
Ricordiamo che la domanda può essere presentata una sola volta per ciascuno figli entro il 31 dicembre 2021 tramite:
- il portale web dell’Inps, accedendo con PIN o Spid o una Carta di identità elettronica 3.0 (CIE), o una Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
- il Contact Center Integrato, chiamando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);
- gli Istituti di patronato.
Dal 1° luglio 2021 è disponibile on line la procedura telematica dedicata, tramite la quale i cittadini potranno presentare la domanda per la nuova misura. Per le domande presentate entro il 30 settembre 2021, saranno corrisposte le mensilità arretrate a partire dal mese di luglio 2021. Successivamente al 30 settembre 2021, la decorrenza della misura corrisponderà al mese di presentazione della domanda.
Qui il nostro approfondimento: Assegno unico per i figli, al via dal 1° luglio. A chi spetta e a quanto ammonta
Fonti di riferimento: Inps, IlSole24ore, Senato
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