Avete mai pensato quanto siano impattanti i pannolini classici che utilizziamo per i nostri bebè? Ora questa azienda belga ha creato per la prima volta dei pannolini per bambini costituiti da materiali per l’80-90% su origine vegetale naturale
Mantenere pulito il proprio bimbo, dalla nascita fino allo spannolinamento – che in genere avviene intorno ai due anni e mezzo – richiede alla famiglia l’acquisto di circa 4mila pannolini. Una cifra enorme, che si traduce in un impatto ambientale di cui pochi hanno idea.
Basti pensare che ogni anno in Europa 21 miliardi di pannolini usati generano 10 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica che finiscono in discarica o negli inceneritori.
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Solo questo potrebbe bastarci per orientare le nostre scelte di consumatori verso i pannolini lavabili o, almeno, verso quelli ecologici che non contengono materiali inquinanti o rischiosi per la salute del bambino.
Come sono fatti i pannolini tradizionali?
I pannolini sono composti per circa il 40% da una materiale noto come polimero superassorbente (SAP, super absorbent polymer), non biodegradabile e aggressivo per la pelle.
I SAP sono polimeri in grado di assorbire e trattenere quantità estremamente elevate di liquidi, fino a 50 volte superiori al loro peso in liquido salino o urinario e oltre 300 il loro peso in acqua distillata. Questo materiale viene pertanto utilizzato nel nucleo assorbente dei pannolini, aiutando a trattenere il liquido.
Esistono già dei SAP biologici e biocompatibili, ma spesso non sono in grado di offrire una buona capacità di assorbenza. L’industria è quindi da tempo alla ricerca di alternative ecologiche, ma la combinazione dei materiali presenti nei pannolini e gli elevati requisiti di qualità e sicurezza dei prodotti per l’infanzia rendono spesso impossibile questa impresa.
E se si creasse un pannolino compostabile?
Ci hanno pensato due aziende, la belga Drylock (che già nel 2011 offrì per la prima volta sul mercato pannolini senza cellulosa) e Love & Green, che hanno appena annunciato un’innovazione rivoluzionaria in quello che viene salutato come il “primo pannolino compostabile al mondo”.
Si tratta di un pannolino compostabile in impianti di compostaggio standard e composto da 80-90% di materiali naturali di origine vegetale.
Il nostro obiettivo è superare il 90% nel prossimo futuro. Stiamo applicando questi principi anche per sviluppare una gamma completa di prodotti per neonati, compresi le mutandine per neonati, si legge in una nota. Il nuovo pannolino offre una soluzione ecologica per istituzioni come ospedali e asili nido che utilizzano i nostri prodotti in modo professionale e può gestire in modo efficiente la raccolta di questi pannolini.
Perché scegliere una alterativa così? Beh, il motivo è semplice: nei pannolini classici possono esserci allergeni e fino a quasi 40 sostanze chimiche “a rischio molto grave”, tra cui la formaldeide, idrocarburi policiclici aromatici di vario genere e altri ingredienti potenzialmente cancerogeni. Un prodotto compostabile, invece, oltre che fatto con materiali naturali, è anche amico dell’ambiente.
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