L’analfabetismo motorio è un problema molto serio che si sta diffondendo tra i bambini. Si tratta dell’incapacità di compiere attività anche molto semplici come correre o fare capriole.
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L’analfabetismo motorio è un problema molto serio che si sta diffondendo tra i bambini. Si tratta dell’incapacità di compiere attività anche molto semplici come correre o fare capriole. Ecco allora l’importanza di riscoprire alcuni “vecchi” (ma sempreverdi) giochi che possono stimolare positivamente i più piccoli facendogli fare movimento mentre si divertono.
I dati parlano chiaro: l’Italia è il paese più sedentario d’Europa e i bambini fanno troppo poca attività motoria. Il problema è poi che si gioca sempre meno all’aperto e i bambini rimangono incollati a tv e tablet per troppe ore ogni giorno.
E’ ormai da anni che si stanno monitorando le conseguenze di questa situazione e si parla di analfabetismo motorio proprio perché i piccoli di oggi hanno serie difficoltà nella coordinazione e stanno perdendo la capacità di fare quei movimenti che per i bambini di una volta erano del tutto naturali: correre, fare capriole, saltare con la corda, ecc. Se si continua così, secondo gli esperti i bambini e gli adolescenti del nostro paese raggiungeranno il grado zero delle capacità motorie.
Non lasciamo che questo capiti ai nostri figli, proponiamogli dunque una serie di giochi che sviluppano e allenano le capacità motorie. Tanti di noi ricorderanno i tempi in cui si giocava e ci si divertiva con poco: gessetti, un elastico, una corda, un marciapiede o un giardino. Non resta che riscoprire i giochi della nostra infanzia che saranno apprezzati anche dai bambini di oggi ed eviteremo in questo modo, tra l’altro, che cadano nel dimenticatoio continuando a tramandarli di generazione in generazione.
Nascondino
Questo è un gioco che i bambini di ogni età adorano e che si può fare sia all’aperto che al chiuso. Servono minimo due persone per giocare ma più si è, maggiore è il divertimento. Per prima cosa si fa la conta per chi dovrà cercare le altre persone che invece si dovranno nascondere.
Il bambino che deve contare si mette con gli occhi chiusi di fronte ad un albero o ad un muro che rappresenterà la “tana”. Si può decidere di contare fino a 10 ma anche a 20, 30, o 40, ecc. a piacimento o a seconda del luogo in cui si gioca. Una volta arrivato alla fine, il bambino grida “via” in modo che tutti sappiano che sta iniziando a cercare gli altri.
Ogni volta che avvista uno dei suoi amici deve tornare alla base gridando “tana per” e il nome del bambino trovato. Se riesce in questo, il giocatore viene eliminato, se invece quest’ultimo arriva prima al muro o all’albero e grida “tana per me”, è libero. L’ultimo giocatore rimasto in gioco, ha la possibilità in più di liberare tutti se raggiunge la tana e grida “Tana libera tutti“. In questo caso il bambino che ha già contato dovrà farlo di nuovo. Se invece questo non avviene, a contare toccherà al primo bambino trovato.
Campana
La campana è un gioco antico e famosissimo che a seconda delle diverse regioni italiane può avere nomi diversi: mondo, riga, paradiso, settimana, ecc. Per giocare occorrono dei gessetti con un cui disegnare su un marciapiede, se invece si gioca sulla terra, la campana può essere incisa con un bastoncino. Bisogna riprodurre una torre campanaria che in realtà può variare nella composizione, generalmente il percorso è composto da 10 caselle numerate progressivamente a partire da uno e fino a 10, che si susseguono in fila indiana salvo diventare due affiancate in un paio di blocchi.
Una volta fatto lo schema, il bambino lancia un sassolino nella casella numero 1 e inizia il percorso saltando su un piede solo ma evitando la casella contrassegnata. Lo scopo è arrivare fino alla cima della campana e poi tornare indietro raccogliendo il sassolino e ripartendo di nuovo questa volta lanciandolo sulla casella 2 e così via. In corrispondenza dei blocchi di due caselle affiancate il giocatore può poggiare entrambi i piedi.
L’obiettivo è non perdere mai l’equilibrio e fare tutto il percorso bene e contrassegnando con il sassolino tutte e 10 le caselle, qualsiasi errore comporta il passaggio del turno al giocatore successivo. Le varianti prevedono che si possa rendere più difficile il percorso, ad esempio percorrendolo ad occhi chiusi, con il sasso sulla testa o altro.
L’elastico
Per questo gioco occorrono un elastico lungo elastico 3 o 4 metri e almeno 3 partecipanti, due infatti devono tenere teso l’elastico tra le loro gambe divaricate mentre l’altro è occupato a saltare creando delle figure che hanno un ordine preciso che è stabilito da tutti i giocatori insieme. Terminata la sequenza, il gioco continua ripetendo tutto e alzando l’elastico sui polpacci, le ginocchia, le cosce, ecc. In questo modo saltare diventa sempre più difficile e solo chi riuscirà a ripetere bene, e più in alto, la sequenza vincerà.
Vi sono diverse varianti nella sequenza dei movimenti da compiere. Un esempio potrebbe essere:
- Piedi dentro l’elastico
- Piedi esterni all’elastico e ritorno all’interno
- Piede destro fuori, piede sinistro dentro e ritorno all’interno
- Piede sinistro fuori, destro dentro e ritorno
- Piedi entrambi sopra l’elastico e ritorno
- Con i piedi dentro saltellare divaricando l’elastico
- Con i piedi all’esterno divaricare le gambe sempre dall’esterno, saltellando e avvicinando i lati dell’elastico
- Piedi dentro l’elastico
- Piedi paralleli fuori dall’elastico
https://www.youtube.com/watch?v=KDa6QkvaQAM
Uno due tre, stella
Si gioca in più persone, dopo aver fatto la conta una si appoggia di fronte al muro con la mano sugli occhi e conta a voce alta 1, 2, 3 stella prima di girarsi di scatto. Gli altri giocatori devono stare a circa 15 passi da lui. Lo scopo del gioco è muoversi molto velocemente verso il muro fermandosi immediatamente prima che la persona che conta si giri. Se vengono visti, infatti, i partecipanti devono retrocedere al punto di partenza. Chi arriva per primo al traguardo senza essere visto vince e prende il posto di chi prima aveva contato.
Una simpatica variante di 1,2,3 stella è Regina Reginella. Lo scopo del gioco è sempre raggiungere il muro, ma in questo caso bisogna ogni volta recitare la filastrocca “Regina reginella, quanti passi devo fare per arrivare al tuo castello con la fede e con l’anello, con la punta del coltello?” Chi guida il gioco, ossia la regina che si trova in prossimità del muro, dovrà dire ad esempio 2 passi da elefante (passi grandi), 2 da formica (passi piccoli), 5 da leone, 4 da canguro o altre varianti di animali tra cui il gambero (che fa retrocedere). È evidente che in questo modo il gioco è parecchio pilotato dalla regina stessa che sostanzialmente favorisce e fa vincere chi vuole.
Ruba bandiera
Per giocare a ruba bandiera occorrono un numero pari di giocatori che si divideranno in due squadre. Serve poi qualcuno che regga la bandiera (può essere anche un adulto se non ci sono bambini a sufficienza). I giocatori si dispongono su due linee parallele e ad ognuno viene assegnato un numero in ordine di fila. Chi porta la bandiera (che altro non è che un fazzoletto o un pezzo di stoffa), invece, si troverà al centro del campo da gioco e chiamerà i vari numeri che dovranno correre e sfidarsi per chi per primo riuscirà a rubare la bandiera, portandola al suo posto senza superare la linea che divide il campo, pena l’eliminazione. Se tornando indietro vengono toccati dall’avversario, il punto va all’altra squadra. Vince la squadra che per prima raggiunge 15 punti.
Mosca cieca
Per giocare a mosca cieca occorre un foulard o una bandana da legare sugli occhi di un giocatore sorteggiato. Si può fare sia all’aperto, delimitando il campo di gioco, sia in una stanza abbastanza grande e occorrono un certo numero di giocatori. La “mosca cieca”, ossia il giocatore bendato, viene fatto girare su se stesso in modo che perda l’orientamento e poi lasciato libero di girare per lo spazio in modo da acchiappare qualcuno degli amici che gli girano intorno. Ci sono due varianti: nella prima basta che la mosca prenda qualcuno per vincere e farsi sostituire, nell’altra invece deve indovinare anche di chi si tratta toccando il viso con le mani.
La cavallina
Questo gioco richiede grandi doti motorie dato che bisogna saltare appoggiandosi solamente con le mani ad un altro bambino piegato a mo’ di cavallina, superandolo senza toccarlo in altro modo. Occorrono alcuni partecipanti per giocare, il primo si piega in avanti e nasconde la testa tra le mani, diventa quindi la cavallina, gli altri si mettono in fila per saltargli sopra a turno allargando le gambe al massimo per non rimanerci incastrati sopra o cadere.
Ci sono diverse varianti del gioco: in una tutti i bambini, una volta eseguito il salto, divengono a loro volta cavallina e si fanno saltare dagli altri. Finita la fila anche il primo bambino che ha iniziato facendo la cavallina potrà a sua volta saltare. In un altro caso, invece, chi riesce a saltare al meglio non verrà penalizzato e non farà la cavallina.
Salto della corda
Questo gioco si fa con almeno 3 partecipanti, due reggono e girano la corda e uno salta. Si può saltare a piedi uniti, alternati oppure all’indietro, rendendo tutto più difficile. Quando si inciampa, il turno passa al giocatore successivo.
Ci sono diverse versioni del gioco: in una la persona che salta dice “pepe” e “sale” per far girare la corda più velocemente o più lentamente. Tanti ricorderanno poi la filastrocca della frutta: mela, pera, arancia, susina, fragola e ciliegia! (o varianti) che la persona che salta deve recitare. In questo caso ad ogni bambino è assegnato un frutto e quando chi salta sbaglia, a prendere il suo posto sarà proprio la persona corrispondente al frutto su cui si è inceppata.
I quattro cantoni
Per giocare ai 4 cantoni occorrono almeno 5 partecipanti ed è un gioco da fare all’aperto. Si creano 4 campi da gioco che saranno occupati rispettivamente da 4 bambini diversi. Facendo la conta si sceglie invece quello che rimane in mezzo. Chi occupa i 4 cantoni dovrà scambiarsi spesso e velocemente la posizione senza che la persona nel mezzo riesca a rubargli il posto. Nel caso ci riesca, il bambino rimasto senza cantone finisce nel mezzo. Se i bambini sono di più, si può eventualmente aumentare il numero di cantoni o far andare nel mezzo più persone.
Una variante simpatica, e un po’ diversa di questo gioco, si chiama rialzo e si presta anche ad essere fatta in casa. Un bambino sta al centro e quando grida “rialzo” tutti devono spostarsi per andare a mettersi su qualche superficie più alta: gradino, panchina, muretto, sasso ecc. o, se si gioca in casa, letti, divani, sedie, ecc. Chi viene catturato passa al centro e deve acchiappare gli altri.
Hula hoop
L’hula hoop è un giocattolo di forma circolare che i bambini possono usare indossandolo intorno al bacino e facendolo ruotare velocemente con un movimento ben preciso e non per tutti facile. In realtà gli esercizi che si possono fare con questo strumento sono vari e di difficoltà diversa: si può far ruotare sulle caviglie, all’altezza delle ginocchia e persino sul collo e sulla testa. Non a caso è anche utilizzato nell’arte circense. L’aggiunta di ulteriori hula hoop rende ancora più difficile il tutto. I bambini possono poi inventarsi anche altri modi di utilizzarlo, ad esempio passandoci dentro o saltando all’interno creando un percorso ad ostacoli.
Non vi è venuta un po’ di nostalgia della vostra infanzia in cui questi giochi semplici ma straordinari erano la routine?
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