Allattare al seno, un gesto antico e naturale, ma purtroppo in alcune occasioni ritenuto osceno, volgare. A risvegliare il dibattito attorno all'allattamento al seno è stata Francesca, una mamma di Biella a cui è stato vietato di nutrire il proprio piccolo all'ufficio postale. La sua storia, di cui avevamo parlato anche noi, ha fatto infuriare tante mamme che si sono unite in una protesta collettiva e che si stanno mobilitando in tutta italia per organizzare un flash mob
Allattare al seno, un gesto antico e naturale, ma purtroppo in alcune occasioni ritenuto osceno, volgare. A risvegliare il dibattito attorno all’allattamento al seno è stata Francesca, una mamma di Biella a cui è stato vietato di nutrire il proprio piccolo all’ufficio postale. La sua storia, di cui avevamo parlato anche noi, ha fatto infuriare tante mamme che si sono unite in una protesta collettiva e che si stanno mobilitando in tutta italia per organizzare un flash mob.
I benefici dell’allattamento sia per la mamma che per il bambino sono ormai noti, eppure ancora c’è chi si ostina a vedere questo gesto come un atto osceno. Una vera e propria ingiustizia.
Attualmente, in virtù della direttiva dell’OMS-UNICEF tesa a sostenere l’allattamento, la legge italiana ed il Ministero della Salute incoraggiano l’allattamento ma non vi è alcuna legislazione che tuteli le mamme che nutrono i propri bambini nei luoghi pubblici. In molti Stati, inclusa l’Italia, alle madri non è ancora stato riconosciuto il diritto di allattare liberamente in luoghi pubblici o dove lo desiderino.
Un modo forte per ribadire quello che dovrebbe essere un diritto “naturale” ma che nella realtà non è spesso visto come tale. Per questo in tutta Italia si stanno organizzando flash mob.
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“Aderisci anche tu a questa pacifica iniziativa, organizzando o prendendo parte al flash mob nella tua città” è l’invito rivolto a tutte le mamme. “Diamo voce a tutte le mamme offese, discriminate, cacciate da locali, negozi o luoghi pubblici in Italia perché intente ad allattare il proprio bambino in contemporanea nazionale! Chiediamo un intervento immediato da parte del governo”.
Lo scopo della petizione è ottenere un disegno di legge che garantisca il diritto delle madri ad allattare i propri bambini ovunque lo desiderino, con un’azione legislativa che le possa tutelare da molestie e discriminazioni ogni qualvolta scelgano di allattare in pubblico.
Il Ministro della salute Madia ha già emanato una direttiva rivolta alle pubbliche amministrazioni, invitandole ad “assumere azioni positive, comportamenti collaborativi o comunque di non adottare atti che ostacolino le esigenze di allattamento.” perché “l’allattamento è un diritto fondamentale dei bambini e le madri devono essere sostenute nella realizzazione del desiderio di allattare. Tale diritto è riconosciuto dalla legislazione comunitaria e nazionale. La direttiva 2006/141/CE richiama il principio della promozione e della protezione dell’allattamento al seno e la necessità di non scoraggiare la stessa pratica“.
Come fare per partecipare?
Ogni gruppo di mamme, formale o informale, può partecipare ma anche organizzare il flash mob bella propria città inviando la propria richiesta di adesione e scrivendo all’indirizzo ovunquelodesideri@gmail.com oppure telefonando al 393.8412903. La pagina Facebook Italia allattamento flah mob coordinerà tutti i raduni.
Cliccando su questa mappa, inoltre, è possibile contattare la o le persone che si stanno già occupando di organizzare i flash mob nelle varie città italiane.
Allattare è #ovunquelodesideri!
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Per firmare la petizione, clicca qui
Francesca Mancuso