Aleutia, la start up che rifornisce l’Africa di aule scolastiche prefabbricate ‘fotovoltaiche’

Secondo le stime delle Nazioni Unite, nel mondo ci sono circa 57 milioni di bambini che non hanno la possibilità di frequentare delle vere e proprie scuole. Una situazione drammatica, che potrebbe in parte cambiare grazie a idee e progetti innovativi, quali ad esempio le aule scolastiche prefabbricate distribuite nei Paesi in via di sviluppo dall'azienda londinese Aleutia.

Secondo le stime delle Nazioni Unite, nel mondo ci sono circa 57 milioni di bambini che non hanno la possibilità di frequentare delle vere e proprie scuole. Una situazione drammatica, che potrebbe in parte cambiare grazie a idee e progetti innovativi, quali ad esempio le aule scolastiche prefabbricate e alimentate con energia solare distribuite nei Paesi in via di sviluppo da un’azienda londinese.

In Africa ci sono milioni di persone non raggiunte dalla rete elettrica e che, di conseguenza, non hanno la possibilità di utilizzare dei computer e di attingere alle risorse online. Un gap che potrebbe essere colmato con un investimento di circa 20.000 dollari: è questo infatti il costo delle aule prefabbricate, munite di moduli fotovoltaici, prodotte da Aleutia, una società fondata nel 2007 e specializzata nella fornitura di computer alimentati con energia solare a cliniche e scuole africane.

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Non è la prima volta che il fotovoltaico viene impiegato nelle aree off-grid del continente africano per facilitare l’accesso all’istruzione: basti pensare al caso di Hello Hub, il chiosco di computer sperimentato in Nigeria, collegato ad internet grazie ad un pannello installato sul tetto e dotato di giochi educativi, per permettere ai bambini di imparare anche in assenza di insegnanti e di strutture scolastiche vere e proprie.

Un intento analogo ha spinto Aleutia a progettare e produrre dei box di circa 6 metri per 3, facilmente trasportabili, realizzati con travi d’acciaio e forniti di 10 computer, 11 monitor, server, batterie e pannelli fotovoltaici, da distribuire nei Paesi in via di sviluppo, nelle zone non collegate alla rete elettrica, proprio per offrire ai bambini che vivono in aree svantaggiate la possibilità di ricevere un’educazione il più possibile al passo con i tempi.

Si tratta delle Solar Classroom in a Box, delle strutture che vengono recapitare belle e pronte: i pannelli solari sono già predisposti sui tetti, e necessitano solo di essere fissati e collegati alle batterie (un’operazione che non richiede competenze specifiche e che può essere effettuata da un qualsiasi artigiano in meno di un giorno di lavoro), mentre i computer contengono già software e appllicazioni. Si tratta di computer progettati per essere utilizzati in qualsiasi condizione ambientale e in grado di resistere a temperature elevate e umidità.

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Le Solar Classroom sono estremamente flessibili, in modo da poter essere posizionate in qualunque contesto, senza la necessità di effettuare sopralluoghi preliminari. Anche il trasporto è semplice, visto che è sufficiente un camion di circa 12 metri di lunghezza per recapitarne due.

L’azienda le ha già distribuite a 180 scuole rurali di 10 Paesi in via di sviluppo: con l’auspicio che, in questo modo, un numero sempre crescente di bambini possa avvicinarsi alla scuola e godere del diritto all’istruzione.

Lisa Vagnozzi
Photo Credits: Aleutia

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