Albi per bambini in CAA: “La sedia blu” e “Mangerei volentieri un bambino” pubblicati per la prima volta con testo in simboli, accessibili e inclusivi

Si comincia con due grandi must: “La sedia blu” e “Mangerei volentieri un bambino”, due concentrati di ironia mista ai messaggi positivi che da sempre Babalibri trasmette a grandi e piccini: e se guardassimo il mondo da un’altra angolazione?

Arrivano da Officina Babùk, la nuova casa editrice nata dalla collaborazione tra Babalibri e uovonero, due albi illustrati con testo in simboli, accessibili e inclusivi, secondo le tecniche della comunicazione aumentativa alternativa (CAA).

Una grande novità per due grandi must della letteratura per bambine e bambini: “Mangerei volentieri un bambino” e “La sedia blu”: d’ora in poi disponibili anche per le persone che hanno maggiori difficoltà nell’utilizzare i canali comunicativi più comuni, soprattutto il linguaggio orale e la scrittura.

“Mangerei volentieri un bambino”

Achille è un piccolo coccodrillo che non ne può più di mangiare banane. Allora, convinto di essere diventato ormai grande e forte, perché non mangiare un bambino? Così va alla ricerca del suo nuovo piatto gourmet da degustare, fin quando non si imbatte in una bambina che no, proprio non ci sta ad essere trangugiata da un coccodrillino…

“Mangerei volentieri un bambino” è un albo di Sylviane Donnio ed è illustrato da Dorothée de Monfreid. È adatto alle bambine e ai bambini dai 3 anni, per gli adulti che vorrebbero invogliare i cuccioli a mangiare di più e per i bimbi che vogliono diventare grandi.

“La sedia blu”

Bruscolo e Botolo camminano nel deserto, quando si imbattono in qualcosa di molto speciale: una sedia blu. Ma sicuri sia fatta solo per sedersi? Con un po’ d’immaginazione può diventare il mezzo per vivere fantastiche avventure.

Una sedia è qualcosa di magico. Si può trasformare in una slitta, in un camion dei pompieri, in un’ambulanza, in un’automobile da corsa, in un elicottero, in un aereo, in qualsiasi cosa si muova o voli…, spiega così protagonista Bruscolo.

“La sedia blu” è scritto e illustrato da Boujon Claude, è adatto alle bambine e ai bambini dai 4 anni e per ricordare a tutti che tutto il mondo diventa qualcosa di magico quando si ha la fortuna di guardarlo come mai prima d’ora.

Cos’è la comunicazione aumentativa e alternativa (CAA)

Si tratta di un insieme tecniche e tecnologie che facilitano e aumentano la comunicazione in persone che hanno difficoltà ad usare i più comuni canali comunicativi, soprattutto il linguaggio orale e la scrittura.

Forme di espressione differenti dalla lingua parlata, dunque, che aumentano (aumentative) o compensano (alternative) le difficoltà di comunicazione e di linguaggio verbale di molte persone con disabilità e grazie alle quali nessuno può essere escluso a causa delle difficoltà con il linguaggio orale. Per questo motivo, ogni persona, che si tratti di bambini, adolescenti, adulti o anziani, che per qualsiasi motivo non hanno acquisito o hanno perso il livello di lingua parlata necessario per comunicare in modo soddisfacente, devono usare un sistema di CAA.

Perché a volte è necessario l’uso di un sistema di CAA? Lo si rende utile in casi di:

  • paralisi cerebrale (PC)
  • disabilità cognitiva
  • disturbi dello spettro autistico
  • patologie neurologiche (sclerosi laterale amiotrofica, sclerosi multipla o Parkinson)
  • distrofie muscolari
  • traumi cranio-encefalici
  • afasie

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Fonte: Babalibri

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