Per il piccolo Ettore si era attivato anche Matteo Villardita, Cavaliere al merito della Repubblica. Si era vestito come Spiderman per infondergli coraggio
Non ci piace parlare di coraggio, perché a 4 anni quella cosa lì nemmeno la capisci. Non ci piace nemmeno parlare di eroi, perché a 4 anni eroe vorresti esserlo sì, ma non in un letto di ospedale. Muore così, stroncato da un tumore, il piccolo Ettore, il bimbo bresciano costretto al ricovero nel reparto di Oncoematologia pediatrica degli Spedali Civili di Brescia.
A nulla sono valse le cure, l’amore incondizionato della famiglia, la dedizione dei medici. E nemmeno la visita di Spiderman, il suo idolo.
Fu Matteo Villardita, infatti, giovane savonese insignito del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica per la sua attività di supporto ai bambini ricoverati negli ospedali italiani, a indossare la tuta blu e rossa e ad andare a trovare Ettore per dargli conforto.
Questa sera,mi addormenterò riguardando questi momenti passati insieme,momenti di gioia,sorrisi e leggerezza.Momenti che il destino ci ha voluto donare e che porterò stretti stretti in quella parte di cuore dove non si va via mai. Perché vedi,caro Ettore,tu ora non ci sei più ma in realtà resterai per sempre perché anime come le tue lasciano un segno indelebile su questa terra.Hai dimostrato a tutta la tua famiglia e a tutti noi cosa vuol dire avere coraggio,forza e pazienza.Quell'abbraccio alla regata sul lago lo ricorderò per sempre; nell'orecchio mi dicesti una cosa:"Ti voglio bene Spiderman"E io ti dissi: "Per sempre?"E tu risposi: "Per sempre"E quindi come ogni promessa che si rispetti,posso dirti che ci sarò per sempre, per te, Mamma Ste, Papà Dolfo, Fratello Leone, Nonno Manuel, Nonna Franca e tutta la tua famiglia alla quale voglio un bene dell'anima.Vivremo per sempre in quegli abbracci, il tuo amichevole Spiderman di quartiere.Buonanotte ✨️🤍#Ettore #persempre
Posted by Mattia Villardita on Wednesday, October 26, 2022
A chiamarlo furono il nonno del piccolo e l’Abe, l’Associazione Bambino Emopatico che supporta l’attività del reparto degli Spedali Civili, i bimbi e le famiglie.
Quell’abbraccio alla regata sul lago lo ricorderò per sempre; nell’orecchio mi dicesti una cosa:
“Ti voglio bene Spiderman”
E io ti dissi: “Per sempre?”
E tu risposi: “Per sempre”
E quindi come ogni promessa che si rispetti,posso dirti che ci sarò per sempre, per te, Mamma Ste, Papà Dolfo, Fratello Leone, Nonno Manuel, Nonna Franca e tutta la tua famiglia alla quale voglio un bene dell’anima.
Vivremo per sempre in quegli abbracci, il tuo amichevole Spiderman di quartiere, scrive Mattia.
Attimi di felicità, il gusto di una vita normale, in mezzo a tutto quel trambusto di ricoveri e terapie. A nulla sono valse tutta quella sofferenza e quelle attese. Ettore ci ha lasciati e con lui un vuoto immenso.
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