Ti mostro come i bambini imparano a immaginare il loro futuro (più green)

Lo abbiamo sempre sostenuto: “sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”, parafrasando Gandhi. Ma come crearsi un pensiero critico e ragionato e come creare competenze in grado di trasmettere conoscenze? Ecco un nuovo sistema educativo che potrebbe cambiare prospettiva

Promuovere un pensiero costruttivo che consenta di prevenire l’“ansia da cambiamento climatico” e, piuttosto, coinvolgere attivamente le nuove generazioni: attraverso queste due esigenze è nato un percorso davvero sui generis, una buona pratica di cui vale la pena parlare.

È la School of Sustainability, la nuova iniziativa promossa da Bolton Hope Foundation e Future Education Modena, che mira a entrare direttamente nelle scuole e a far vedere la crisi climatica da un altro punto di vista, trasformando le nozioni più astratte in soluzioni concrete, sviluppare un senso di responsabilità personale e collettiva verso l’ambiente e la consapevolezza del proprio ruolo.

Leggi anche: Acqua, risorsa essenziale: l’educazione idrica arriva per la prima volta a scuola

Lo scopo? Dare alla nuova generazione di studentesse e studenti gli strumenti e le competenze per generare il cambiamento e affrontare i temi dell’ambiente e della sostenibilità con le giuste competenze.

D’altronde è questo il punto: l’unico modo che abbiamo per salvarci la pelle è far diventare i nostri ragazzi parte attiva del processo di transizione ecologica, in grado di passare dalla richiesta di risposte alla crisi ambientale alla proposta di soluzioni applicabili per il proprio territorio.

A chi è rivolta la School of Sustainability

L’iniziativa si sviluppa su tutto il territorio nazionale, con libera adesione delle scuole interessate a partecipare, ed è rivolta principalmente alle scuole secondarie di I grado, coinvolgendo gli insegnanti in un percorso di formazione che si declina attraverso una delle 4 traiettorie tematiche offerte:

  • transizione energetica degli edifici
  • città verdi e valorizzazione degli ecosistemi urbani
  • pianificazione e clima locale, per riprogettare gli spazi urbani con interventi naturalistici
  • miglioramento della qualità dell’aria

Sono previste inoltre 20 Unità Didattiche, per declinare in modo approfondito le basi scientifiche necessarie al processo di transizione, 4 challenge, ossia sfide progettuali legate alle ìtematiche che le scuole utilizzano come traccia per generare impatto; 70 classi coinvolte, 60 workshop in presenza in alcuni contesti specifici del territorio nazionale (Piemonte, Emilia-Romagna, Campania e Puglia) per stimolare la discussione nella classe e promuovere l’approccio concreto e positivo alla risoluzione dei problemi ambientali.

Per adesso sono state coinvolte le scuole di città e Comuni delle province di Bari, Bergamo, Brescia, Caserta, Cuneo, Foggia, Genova, Lecce, Modena, Napoli, Padova, Parma, Reggio Emilia, Torino, Trento.

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook