Nonostante problemi, pandemie e guerre, conserviamo ancora la nostra felicità: è quanto emerge dal report mondiale sulla felicità nel mondo, che mostra come i livelli di felicità percepiti stiano crescendo
Come ogni anno, in occasione della Giornata Internazionale della Felicità, è stato pubblicato il World Happiness Report, un rapporto che documenta il livello di felicità percepito nelle diverse aree del mondo.
Il report si basa su alcuni sondaggi volti a misurare i livelli di benessere e soddisfazione percepiti dalle persone nel mondo: ai partecipanti viene chiesto di attribuire un “voto” su una scala da 0 a 10 ai diversi aspetti della propria esistenza e del proprio stile di vita.
La notizia che non fa scalpore è che, come accade da alcuni anni a questa parte, i Paesi del nord Europa si confermano quelli in cui c’è un più alto livello di felicità.
Per il sesto anno consecutivo, la Finlandia si aggiudica il primo gradino del podio come Paese più felice, e nella top10 del 2023 troviamo anche Danimarca (secondo posto), Islanda (terzo posto), Svezia (sesto posto) e Norvegia (settimo).
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Ciò che invece sorprende è la tendenza di molti Paesi coinvolti nell’indagine a garantire alti standard di felicità ai loro abitanti – una tendenza che è cresciuta nell’ultimo triennio (2020-2022), nonostante gli eventi drammatici che hanno coinvolto la società mondiale.
La pandemia più importante degli ultimi cento anni, con il suo carico di morte e di sofferenza, le chiusure e l’isolamento, non sembra aver scalfito i livelli di felicità e di benessere percepiti in Europa, che sono rimasti concretamente alti.
Insomma, leggendo i dati degli ultimi report, si può capire che anche durante il difficile periodo del Covid-19, le emozioni positive hanno prevalso su quelle negative – in particolare i sentimenti di sostegno sociale.
La benevolenza verso gli altri, la generosità disinteressata e l’aiuto concreto fornito agli estranei sono aumentati notevolmente nel 2021 e sono rimasti alti nell’anno appena trascorso.
Come spiegano gli autori del report, la percezione della nostra felicità non deriva tanto dalla ricchezza materiale o dal benessere sociale, ma piuttosto dallo spirito di comunità e dai legami che riusciamo a stringere con gli altri.
Anche la complessa situazione della guerra in Ucraina, che dura ormai da più di un anno, sembra aver rinsaldato sentimenti positivi nelle popolazioni coinvolte che, nonostante tutto, non perdono la speranza e lo spirito di comunità.
L’Ucraina si ferma al 92° posto della classifica dei Paesi più felici, ma bisogna ricordare che l’anno scorso era al 98° posto: la felicità percepita dagli ucraini ha subito un duro colpo negli ultimi due anni ma, nonostante l’entità delle sofferenze e dei danni, le persone si supportano vicendevolmente grazie a un forte senso di scopo comune.
I 20 Paesi più felici
- Finlandia
- Danimarca
- Islanda
- Israele
- Paesi Bassi
- Svezia
- Norvegia
- Svizzera
- Lussemburgo
- Nuova Zelanda
- Austria
- Australia
- Canada
- Irlanda
- Stati Uniti
- Germania
- Belgio
- Repubblica Ceca
- Regno Unito
- Lituania.
I 20 Paesi meno felici
- Afghanistan
- Libano
- Sierra Leone
- Zimbabwe
- Congo
- Botswana
- Malawi
- Comoros
- Tanzania
- Zambia
- Madagascar
- India
- Liberia
- Etiopia
- Giordania
- Togo
- Egitto
- Mali
- Gambia
- Bangladesh.
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Fonte: World Happiness Report
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