Attenzione alla truffa della segnalazione come cattivo pagatore “se non paghi”

Tutto parte da una telefonata cordiale e finisce con la minaccia di segnalazione come cattivo pagatore. Il tentativo di truffa e come difendersi.

Una valanga di richieste di aiuto da parte di consumatori truffati e ricattati da aziende a caccia di polli da spennare. Tutto parte da una telefonata cordiale e finisce con la minaccia di segnalazione come cattivo pagatore. A raccontare l’ennesima storia di un tentativo di truffa è Federcontribuenti, che offre anche preziosi consigli su come difendersi.

Le testimonianze

”Una telefonata mi avvisa di essere il fortunato vincitore di un depuratore. Per riscattare il premio non devo fare altro che ricevere a casa il consulente e fissiamo un appuntamento. Il consulente a domicilio mi spiega che il depuratore è totalmente gratuito ma che, per funzionare, necessita di una manutenzione che loro offrono al costo di 25 euro mensili senza abbonamenti o vincoli di sorta. Accetto perché spinto dalla voglia di ridurre l’uso della plastica nel rispetto ambientale, ho pensato, addio bottiglie dell’acqua. Contento ho firmato l’accettazione del regalo e per la manutenzione mensile ma solo dopo un mese, quando si è presentato un nuovo consulente ho scoperto di aver firmato un contratto che prevedeva un vincolo finanziario per 13 anni! Alle mie rimostranze e non potendo recedere perché hanno lasciato passare i canonici 14 giorni mi ha minacciato, tale consulente, che mi avrebbero segnalato come cattivo pagatore. Sono un libero professionista e visto anche il periodo nero non posso permettermi di finire nella lista nera. Mi sento truffato e ricattato”.

I consigli contro la truffa del cattivo pagatore

I consumatori farebbero bene a non fissare nessun appuntamento dopo queste telefonate perché nessuno regala niente. Il consumatore non deve firmare mai niente senza aver prima letto ogni parola, quando dicono che si tratta di una ricevuta 10 volte su 10 sono contratti vessatori mascherati.

Se si è firmato e sono passati i 14 giorni previsti per il recesso il consumatore deve recarsi subito a sporgere denuncia contro l’azienda e il consulente che si è presentato. Fatta la denuncia sarà poi l’Associazione a provvedere per il consumatore la tutela e l’assistenza legale.

“Ribadiamo che nessuno vince niente perché – estratto a sorte – che la denuncia è un atto di dovere e che, questi contratti vessatori e le finanziarie legate a loro possono essere sciolti e i soldi rimborsati, basta farsi assistere da esperti in materia”.

 

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