Laura De Rosa Una forma d'arte realizzata in origine dai contadini polacchi. Alberi, piante e fiori ma anche figure geometriche sono solo alcuni dei soggetti più popolari. Alcuni di essi celano significati simbolici
@robrobx, Pubblico dominio, via Wikimedia Commons
Fiori, galli, stelle, cerchi, alberi, uccellini sono alcuni dei soggetti tipici dei ritagli di carta artigianali della Polonia chiamati wycinanki. Oggigiorno sono particolarmente famosi quelli delle regioni di Łowicz, Kurpie e Kołbiel, ma le prime documentazioni relative alle loro origini menzionano l’area intorno a Varsavia.
Un tempo venivano realizzati con grandi forbici progettate per la tosatura delle pecore, cosa incredibile considerata la precisione che richiede la loro realizzazione.
Spesso gli artigiani, nella scelta dei soggetti, si ispiravano alla natura circostante oppure rappresentavano elementi che celavano particolari simbologie: il galletto per esempio era associato alla fertilità.
Inoltre ogni regione sviluppava tipologie specifiche, in alcune zone i wycinanki erano astratti, altrove figurativi, monocolore o variopinti. Quelli tipici di Kurpie, simmetrici e ricavati da un unico pezzo di carta colorata, raffigurano spesso abeti rossi e uccelli. Quelli di Lowicz hanno colori vivaci e prevedono l’impiego di numerosi strati di carta.
Anche i colori sono importanti, soprattutto il rosso, il giallo, il verde, il blu e l’oro, sebbene siano stati introdotti non prima del 19esimo secolo. In passato infatti la carta colorata non era disponibile quanto oggi.
A cosa servivano in origine? I wycinanki venivano utilizzati dai contadini polacchi per decorare casa: si appendevano alle finestre, alle pareti o al soffitto. Oggi vengono principalmente utilizzati nei musei e nei centri culturali, ma sono anche un popolare souvenir e diversi artisti li rivisitano in chiave contemporanea.
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FONTI: Polish Art Center/Medium
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