I vincitori dell'edizione 2023 verranno annunciati ad ottobre, nel frattempo godiamoci alcuni degli scatti più belli arrivati da tutto il mondo
Non è ancora il momento di svelare i vincitori dell’edizione 2023 del Wildlife Photographer of the Year ma in attesa del 10 ottobre, data in cui verranno annunciati, possiamo ammirare alcuni dei sorprendenti scatti in gara.
Quest’anno protagonisti sono gli animali che lottano per la propria sopravvivenza in un mondo sempre più antropizzato e tra le tante fotografie, ne sono arrivate ben 49.957 da 95 paesi del mondo, ce ne sono alcune che lasciano davvero senza fiato.
Ne è un esempio lo scatto dell’olandese Jasper Doest, che ritrae un elefante in fin di vita dopo essere stato investito da un treno nel Parco nazionale di Lopé, in Gabon.
Altrettanto impressionante è la fotografia del polacco Michael Siarek, che ha immortalato un cucciolo di tigre proveniente dall’Ucraina. Il cucciolo si trovava all’interno di una cassa mentre gli addetti dello zoo di Poznań, in Polonia, la aprivano per verificarne lo stato di salute.
E che dire dell’impressionante bisonte delle nevi di Max Waugh, che è riuscito a immortalare l’animale mentre si avvicinava alla strada sollevando folate di neve.
I bisonti erano molto diffusi un tempo in Nord America ma verso la fine dell’800 arrivarono quasi a estinguersi. Oggigiorno i numeri stanno fortunatamente aumentando, ma i diversi gruppi sono vincolati dai cambiamenti nell’uso del territorio e dalle proprietà terriere.
In gara troviamo poi la fotografia di Zhai Zeyu, intitolata “Coot on ice”, che ritrae una folaga in equilibrio sul ghiaccio con un cobite che si dimena in bocca.
“Forest Rodeo” di Atsuyuki Ohshima è stata invece scattata in Giappone e ritrae un macaco femmina adagiato su un cervo. Non è un comportamento insolito nell’isola di Yakushima, capita infatti che le scimmie cavalchino i cervi come in un rodeo e che i macachi maschi si aggrappino alle femmine di cervo nel tentativo di accoppiarsi con loro. In questo caso però la giovane femmina voleva semplicemente trovare un comodo appoggio.
Una volpe ferita, probabilmente dai cani inviati illegalmente per stanarla nella sua tana, è la protagonista dello scatto di Neil Aldridge, “The face of the persecuted”. Il fotografo l’ha ritratta mentre si trovava in una tana improvvisata in un centro di riabilitazione.
Infine vi mostriamo “Coral Connections” di Alex Mustard, che mostra una barriera corallina sana nello stretto di Lembeh, in Indonesia.
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FONTE: Wildlife Photographer of the Year
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