Vibo Valentia è stata appena eletta Capitale Italiana del Libro 2021. La città vincitrice riceverà un contributo di 500mila euro tramite il Centro per il Libro e la Lettura.
Dopo la vittoria di Tropea al concorso del Borgo dei Borghi, la Calabria colleziona un altro prestigioso riconoscimento. Vibo Valentia è stata appena eletta Capitale Italiana del Libro 2021. Il comune calabrese ha sbaragliato le altre 5 città finaliste in corsa per il titolo. A proclamare la vittoria, in diretta live sul sito del Ministero della Cultura, il ministro Dario Franceschini. La città vincitrice riceverà un contributo di 500mila euro tramite il Centro per il Libro e la Lettura.
“È la prima volta che facciamo la proclamazione della Capitale italiana del libro, questa idea nasce dall’esperienza della Capitale italiana della Cultura che a sua volte nasce dall’esperienza della Capitale europea della Cultura. – ha dichiarato Franceschini – Abbiamo visto che questo tipo di procedure mettono in moto un meccanismo virtuoso: l’identificazione della comunità locale nella competizione, la progettazione di un disegno complessivo legato al tema, l’incrocio tra pubblico e privato. La competizione è un momento importante non solo per la città vincitrice ma anche per le altre partecipanti, perché il meccanismo virtuoso produce dei risultati che restano nel tempo e negli anni anche il solo fatto di essere stata candidata diventa un titolo”.
Al momento dell’annuncio la sindaca di Vibo Valentia Maria Limardo non è riuscita a trattenere le lacrime.
“Sono emozionata come non mai è un riscatto per la nostra comunità, città sempre ultima in tutte le graduatorie, ma che stavolta risulta orgogliosamente prima” – ha commentato la prima cittadina della nuova Capitale italiana del Libro – Qui c’è tanta bella gente, gente che legge. E che scrive. Così ora siamo agli onori della cronaca: quella bella”.
Erano sei in totale le città finaliste che si contendono il titolo: Ariano Irpino, Caltanissetta, Campobasso, Cesena, Pontremoli e Vibo Valentia, che alla fine ha trionfato.
Fonte: Ministero della Cultura
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