Due quadri di Van Gogh trafugati 14 anni fa e ritrovati in un covo della camorra, tornano ad essere un patrimonio artistico accessibile a tutti.
Due quadri di Van Gogh trafugati 14 anni fa e ritrovati in un covo della camorra, tornano ad essere un patrimonio artistico accessibile a tutti.
Dal 7 al 27 febbraio saranno, infatti, esposti in esclusiva italiana nel Museo di Capodimonte a Napoli. Le opere era state ritrovate lo scorso settembre da Guardia di Finanza e Procura di Napoli, i due dipinti di Van Gogh erano stati rubati 14 anni fa dal Van Gogh Museum di Amsterdam dalla criminalità organizzata facente capo agli Amato-Pagano.
Il ritrovamento è avvenuto nell’ambito di un’inchiesta sul narcotraffico internazionale e in particolare sul business della cocaina messo in piedi da Raffaele Imperiale, recentemente condannato e latitante a Dubai, e Mario Cerrone, arrestato lo scorso anno. Proprio dalle dichiarazioni di Cerrone alla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Napoli si è arrivati ai quadri che si trovavano nell’abitazione dei genitori di Imperiale al rione “Annunziatella” nella periferia di Castellammare.
Nello specifico si tratta della “Marina di Scheveningen” e la “Congregazione che esce dalla Chiesa Riformata di Nuenen”.
LEGGI anche: VAN GOGH ALIVE: A ROMA LA SUGGESTIVA MOSTRA MULTIMEDIALE DEL PITTORE OLANDESE (VIDEO)
La Marina di Scheveningen è l’unico esemplare del Van Gogh Museum risalente al soggiorno dell’artista a l’Aia (1881-1883), dunque una delle sue prime prove pittoriche dopo due anni dedicati esclusivamente al disegno, ed è inoltre una delle due sole vedute marine dipinte dall’artista in quel periodo.
La Congregazione che esce dalla Chiesa Riformata di Nuenen, unico dipinto del museo olandese a conservare il suo originario telaio, è un’opera di dolente e intima dimensione del ricordo e degli affetti familiari. Eseguita per la madre all’inizio del 1884, la tela mostra infatti la chiesa del villaggio di Nuenen dove il padre di Van Gogh era stato pastore.
“Le due tele ritrovate sono fondamentali per la comprensione della prima stagione pittorica di Van Gogh, degli anni olandesi (1880-1885), in cui, influenzato dal seicento nordico e dalla sua vocazione frustrata di evangelizzatore, si esprime con una pittura di nero realismo che tocca il vertice con i Mangiatori di patate”, spiegano i curatori del museo partenopeo.
Entrambe saranno esposte per pochi giorni al secondo piano del museo accanto alla Sala del Caravaggio.
LEGGI anche: IL CREATIVO LUNGOMETRAGGIO DIPINTO A MANO SULLA VITA DI VAN GOGH (VIDEO)
“Un’occasione imperdibile per accostarsi all’opera di uno dei più celebri artisti di sempre, che al pari di Caravaggio incarna il dramma del destino e della fragilità umana”, scrive il museo sul proprio sito web.
Morto a soli 37 anni, Van Gogh è stato uno di quegli artisti apprezzati solo dopo la morte. Durante la sua vita ha infatti venduto solo uno dei suoi 900 dipinti creati da autodidatta.
Per maggiori informazioni clicca qui
Dominella Trunfio