Università italiane tra le migliori al mondo. Peccato per la fuga di cervelli…

Come stanno messe 'in salute' le Università italiane? Molto bene, almeno secondo il QS World University Rankings 2019, la classifica universitaria mondiale per facoltà-disciplina.

Come stanno messe ‘in salute’ le Università italiane? Molto bene, almeno secondo il QS World University Rankings 2019, la classifica universitaria mondiale per facoltà-disciplina.

Indovinate un po’? L’Italia è ben al 4° posto in Europa, dopo Regno Unito, Germania, Francia. A livello mondiale, invece, siamo al 7° posto nel mondo.

La performance delle Università italiane è, quindi, nettamente migliorata e scala posizioni importanti nella comparazione delle performance tra 1200 atenei nel mondo, divisi per ben 48 materie.

Le università Italiane occupano 521 posizioni nella classifica, una presenza incrementata notevolmente rispetto allo scorso anno.

Peccato per la fuga di cervelli…

Ben Sowter, Responsabile Ricerca e Analisi di QS, ha commentato: “Questa edizione della classifica rivela una fotografia positiva per l’eccellenza accademica Italiana. Il trend è degno di nota, specialmente se consideriamo la feroce competitività globale. Per mantenere le stesse posizioni, le università devono continuamente migliorare l’impatto della propria ricerca, coltivare collaborazioni accademiche internazionali e conferire lauree e titoli post-lauream che siano spendibili nel mondo del lavoro e apprezzati dai recruiter internazionali.”

Sowter ha aggiunto: “Questo risultato incoraggiante, deve però tenere conto di una sfida: la fuga di cervelli. L’OCSE segnala come l’Italia sia tornata ai primi posti nel mondo per emigrati; per la precisione all’ ottavo. Si stima che un terzo siano giovani laureati. Sebbene L’Italia spenda quasi un punto percentuale in meno (4% del PIL) rispetto alla media Europea (4.9% del PIL) per l’istruzione, il paese investe mediamente 164 mila euro per formare un laureato e 228 mila euro per un dottore di ricerca, (dati OCSE). Di questo investimento, beneficiano sempre più altri paesi. Su 521 posizioni conquistate nella nostra classifica dalle vostre università, il punteggio ottenuto dal sondaggio dei recruiter internazionali è superiore a 75/100 in 105 casi. I laureati Italiani sono tenuti in alta considerazione dai recruiter internazionali e la loro propensione ad assumerli é elevata. Questo dimostra che la preparazione dei laureati italiani è competitiva. Il mio augurio è che il vostro paese preservi il ritorno sull’investimento di risorse e talento, offrendo alle attuali e alle prossime generazioni di studenti le opportunità che meritano, affinché emigrare sia una scelta elettiva e non una necessità.”

Quali sono le migliori Università italiane?

Balza agli occhi la posizione importante dell’Università romana La Sapienza, che risulta essere l’unico ateneo italiano classificato in prima posizione mondiale. L’Università della Minerva la fa da padrone, neanche a dirlo, in Studi Classici e Storia. Antica.

Bene anche il Politecnico di Milano, sesta posizione in Arte e Design, settimo in Ingegneria civile e settimo in Ingegneria meccanica.

La Bocconi, poi, è ottava al mondo per Business & Management, mentre è al sedicesimo in Economi e al diciottesimo in Finanza.

La Sapienza, l’Università di Bologna (Unibo) e Università degli Studi di Padova sono le università più rappresentate in classifica.

Roberta Ragni

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