I nuovi siti Patrimonio Unesco sparsi in tutto il mondo (Italia inclusa)

Venti nuovi siti diventano Patrimonio dell’Umanità Unesco. Anche la 41esima sessione di Cracovia celebra le bellezze mondiali, per l’Italia inserite le antiche faggete (Friuli Vezia Giulia) e le opere di difesa veneziane.

Venti nuovi siti diventano Patrimonio dell’Umanità Unesco. Anche la 41esima sessione di Cracovia celebra le bellezze mondiali, per l’Italia inserite le antiche faggete (Friuli Vezia Giulia) e le opere di difesa veneziane.

Tra le nuove località figurano, la zona dei canali di Amsterdam costruita tra la fine del 16esimo e l’inizio del 17esimo secolo, la città imperiale di Thang Long-Hanoi (Vietnam), i monumenti storici di Dengfeng (Cina), la zona archeologica di Sarazm (Tagikistan).

E ancora, la città episcopale di Albi (Francia), gli storici bazar di Tabriz (Iran) e di At-Turaif a Ad-Dir’iyah (Arabia Saudita), la città di Asmara in Eritrea e Mbanza Kongo in Angola, la cui area storica è sorta tra il 14esimo e il 19esimo secolo intorno al palazzo dell’ex Regno del Congo, tanto per citarne alcuni.

La nuova elezione segna anche un altro primato tutto italiano. Il Belpaese, grazie alle antiche faggete friulane e le opere di difesa veneziana, arriva a ben 53 siti considerati patrimonio dell’Umanità.

Attualmente i siti sono 1.073 e si trovano in 167 paesi, ma ogni anno ci sono nuovi posti. Quest’anno sono state fatte trentatré proposte, venti delle quali sono state approvate.

Dei nuovi luoghi: 17 sono siti storici o culturali e tre sono parchi naturali; tre sono in Africa, nove in Asia (tra la Turchia e il Giappone), quattro in Europa, tre in America e uno in Oceania.

Cinque che facevano già parte del patrimonio Unesco sono stati ampliati ed estesi: sono un complesso di edifici della Scuola Bauhaus a Weimar e Dessau, in Germania; il monastero di Gelati, in Georgia; il centro di Strasburgo, in Francia; le antiche foreste di faggi europee; e il parco W-Arly-Pendjari tra Benin, Niger e Burkina Faso.

Ecco alcuni dei luoghi più belli

Svijažsk, Russia

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@Damira/Shutterstock

Diventano patrimonio Unesco la Cattedrale dell’Assunzione e il monastero di Svijažsk, in Russia chiamata come la città-isola. Fondata nel 1551 da Ivan il Terribile, si trova lungo l’antica via della seta.

Italia, Croazia e Montenegro

Palmanova-mura

@Istvan Csak/Shutterstock

Le cinta murarie non si trovano in un unico luogo ma tra l’Italia, la Croazia e Montenegro. Quindici località erano un tempo controllati dalla repubblica di Venezia. Sono distribuite tra l’attuale Lombardia e la costa adriatica, tra cui Palmanova.

Yazd, Iran

Yazd-Iran

@naytoong/Shutterstock

La città di Yazd si trova in mezzo all’altopiano iraniano dove un tempo passavano la via della seta e la via delle spezie. Grazie alla sua posizione isolata non ha subito distruzioni, un’oasi tra due deserti.

Mbanza Kongo, Angola

Mbanza-Congo-Angola

@Fabian Plock/Shutterstock

Mbanza Kongo è il primo luogo dell’Angola a essere riconosciuto come patrimonio dell’umanità. È stata la capitale politica e spirituale del regno del Congo.

Altri siti Unesco da visitare:

Ecco i nuovi siti Patrimonio Unesco

  • Afrodisia, Turchia
  • Asmara, Eritrea
  • Svijažsk, Russia
  • Alpi sveve, Germania
  • Italia, Croazia e Montenegro
  • Hebron, Cisgiordania
  • Yazd, Iran
  • Kujataa, Groenlandia
  • Gulangyu, Cina
  • Mbanza Kongo, Angola
  • Taputapuātea, Polinesia francese
  • Miniera di Tarnowskie Góry, Polonia
  • Sambor Prei Kuk, Cambogia
  • Okinoshima, Giappone
  • English Lake District, Regno Unito
  • Rio de Janeiro, Brasile
  • Paesaggio ǂKhomani, Sudafrica
  • Mongolia e Russia
  • Parco nazionale Los Alerces, Argentina
  • Hoh Xil, Cina

Fonte: UNESCO

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