Io ero, sono, sarò: in mostra le storie di chi ha sconfitto il cancro al seno

Raccontare il tumore al seno attraverso i volti di chi ce l’ha fatta. Dal 19 maggio al 19 giugno al Castello Sforzesco di Milano, l’appuntamento è con Io ero, sono, sarò, la mostra di Silvia Amodio, fotografa e giornalista nata da un’idea di Coop Lombardia.

Raccontare il tumore al seno attraverso i volti di chi ce l’ha fatta. Dal 19 maggio al 19 giugno al Castello Sforzesco di Milano, l’appuntamento è con Io ero, sono, sarò, la mostra di Silvia Amodio, fotografa e giornalista nata da un’idea di Coop Lombardia.

Cinquanta fotografie, 49 donne e un uomo che con un velo bianco sul corpo si mettono a nudo in uno scatto che immortala la lotta, la speranza e la rinascita. Corpi trasformati dal tumore, sguardi che hanno conosciuto la sofferenza, anime che hanno trovato il coraggio e la forza di rimettersi in gioco, nonostante le ferite fisiche e mentali. Perché, chi ha deciso di partecipare al progetto, lo ha fatto per celebrare la vita.

“Un giorno si sono presentate in sede due signore di un’associazione sportiva dedicata a chi ha avuto un tumore al seno. Cercavano un piccolo supporto per le loro attività. Le loro, purtroppo, erano storie comuni, che ci hanno ricordato quelle di amici, parenti o conoscenti. Abbiamo sentito il bisogno di fare qualcosa, di raccogliere queste testimonianze insieme a quelle di altre donne che hanno vissuto la stessa esperienza, perché raccontare e celebrare la vita è importante”, spiega Alfredo De Bellis, vicepresidente vicario di Coop Lombardia.

I dati. Secondo gli ultimi dati dell’AIRTUM (Associazione italiana registri tumori) nel 2017 si sono ammalati di tumore al seno 50mila donne e di altri tumori 500 uomini. E se un tempo la fascia di età più a rischio era compresa tra i 40 e i 60 anni, oggi la forbice si è allargata dai 18 e agli 80.

Io ero, sono, sarò, le storie

Il progetto vuole essere anche una profonda riflessione sul tempo che scandisce tutto dall’inizio, da qui il titolo Io ero, sono, sarò – prima, durante e dopo la malattia. Le storie sono quelle di persone che scoprono da un giorno all’altro di avere il cancro, c’è chi ha questa doccia gelata a tre giorni dal matrimonio, c’è chi si accorge che c’è qualcosa che non va, perché il figlio smette improvvisamente di attaccarsi a uno dei due seni, chi ancora nota una strana reazione del proprio gatto oppure semplicemente, si sottopone a un controllo di routine.

mostra tumore milano

Alessandra B.

“Ho provato che cosa significhi ‘sentirsi crollare il mondo addosso’. Ogni tre mesi i controlli mi portano a fare i conti con la realtà, ma sono pronta ad affrontarli con la consapevolezza che potrò sempre rialzarmi e guardare a oriente, per vedere il sole dietro le nuvole”, dice Annalisa.

“’Ehi mamma, cos’è questa pallina?’ Mi chiede mio figlio una mattina qualunque. Una settimana dopo ero finita nel girone dantesco dei controlli. A scacciare la paura è stato un semplice pensiero: se il mio corpo ha generato una pallina, allo stesso modo perché non può eliminarla? Oggi sono una donna in cammino, il domani lo attendo un giorno alla volta, senza fretta e aspettative”, spiega Silvia.

“Questa esperienza è stata così significativa che ho deciso di festeggiare a un anno dalla diagnosi con un viaggio con le amiche a Barcellona. A un anno dall’operazione ho tatuato un colibrì simbolo di gioia di vivere, capacità di vedere i pericoli ma anche resilienza”,dice Nadia.

“La diagnosi di cancro è lo spartiacque tra una vita tranquilla e una governata da forza e determinazione: un nuovo punto di partenza. La malattia mi ha portato ad avvicinarmi ad altre donne che stavano affrontando il mio stesso percorso, e con loro ho trovato tanta forza, positività e voglia di stare insieme”, spiega infine Tullia.

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Iole P.

La mostra

La mostra sarà accompagnata da un catalogo (a cura di Terre di mezzo Editore) che conterrà tutti i 50 scatti realizzati corredati dalle rispettive storie e da una serie di interventi scientifici e istituzionali. Tra loro anche il racconto di un uomo che a 41 anni scopre un nodulo al seno e inizia la sua sfida verso la guarigione. A firmare la prefazione è il fotografo Giovanni Gastel.

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Nadia C.

Guarda il video della mostra:

Informazioni mostra

Dal 19 maggio al 19 giugno 2018
Sala Panoramica Castello Sforzesco di Milano Piazza Castello, Milano
Tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30 con ingresso gratuito
Per maggiori informazioni clicca qui

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Foto: Silvia Amodio

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