Se pensiamo agli indiani d'America, è molto probabile che la prima immagine a venirci in mente sia quella, datata, stereotipata e riduttiva, di individui selvaggi vestiti di pelli e con copricapi di piume. Per combattere questa rappresentazione da film western, tanto radicata quanto fallace, una fotografa ha intrapreso un lungo viaggio tra le tribù di nativi degli Stati Uniti, con l'obiettivo di scattare immagini che ne mostrino il "vero volto".
Se pensiamo agli indiani d’America, è molto probabile che la prima immagine a venirci in mente sia quella, datata, stereotipata e riduttiva, di individui selvaggi vestiti di pelli e con copricapi di piume. Per combattere questa rappresentazione da film western, tanto radicata quanto fallace, una fotografa ha intrapreso un lungo viaggio tra le tribù di nativi degli Stati Uniti, con l’obiettivo di scattare immagini che ne mostrino il “vero volto”.
Il Project 562 di Matika Wilbur, che prende nome dal numero di tribù indiane ufficialmente riconosciute dal Governo federale degli Stati Uniti, vuole rendere giustizia ai nativi americani, facendoli conoscere per quello che sono – uomini e donne a tutto tondo, con una vita familiare e professionale -, e cercando di abbattere quella rappresentazione semplificata e caricaturale, dura a morire, che troppo spesso porta a considerarli come cittadini di serie B.
Il progetto ha avuto ufficialmente inizio tre anni fa, quando, dopo due campagne di crowdfunding su Kickstarter, la giovane fotografa di Seattle è partita per il suo viaggio di scoperta: un’avventura nel cuore dell’America, che l’ha già portata a percorrere oltre 400 mila chilometri e a riscoprire le sue stesse radici indiane, oltre che a conoscere volti e storie diverse – anziani capi tribù, avvocati, artisti, nonni, designer, ricercatori… –, che compongono un quadro estremamente variegato, lontano anni luce dai vecchi stereotipi di matrice cinematografica.
“Sto facendo tutto questo perché le percezioni contano.” – spiega Matika Wilbur– “Le percezioni alimentano il razzismo. Alimentano la segregazione. La nostra percezione determina il modo in cui trattiamo gli altri.”
Oggi i nativi americani sono circa 5,2 milioni di persone, meno del 2% della popolazione degli Stati Uniti: di questi, molti vivono nelle riserve, dove sono alti i tassi di indigenza, alcolismo e dipendenza da droghe, così come gli abusi domestici. Un quadro drammatico che, almeno in parte, dipende dalla perdita di radici e tradizioni e dall’assenza di prospettive per il futuro.
Oltre a mostrare i tanti volti dei nativi, contro ogni razzismo e discriminazione, Wilbur vuole anche contribuire al miglioramento delle condizioni della sua gente, raccontando attraverso i suoi scatti delle storie di speranza e di resilienza. Per mostrare alle nuove generazioni che andare incontro al futuro non significa dover rinnegare il passato e spogliarsi delle proprie radici culturali.
Lisa Vagnozzi
Photo Credits: Matika Wilbur, Project 562
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