Questo artista trasforma gli alberi in splendidi monumenti viventi (e sono iper realistici)

L’artista australiano Craig Walsh sfida le convenzioni dei monumenti pubblici con “Monuments”, un’installazione che utilizza proiezioni video per trasformare alberi viventi in volti scultorei

L’installazione “Monuments” di Craig Walsh rappresenta un esempio straordinario di arte pubblica site-responsive, che ha catturato l’attenzione del pubblico in Australia e a livello internazionale fin dal suo esordio nel 1993.

Quest’opera utilizza proiezioni video notturne per trasformare alberi viventi in monumenti scultorei, creando un’affascinante sinergia tra la forma umana, l’ambiente naturale e l’atto della visione. L’installazione mira a sfidare le aspettative tradizionali dei monumenti pubblici, mettendo in discussione la storia selettiva rappresentata nei nostri spazi civici.

Walsh decompone abilmente la definizione stessa di monumento umanizzandolo, fondendo temporaneamente individui comuni con altre specie viventi che occupano aree condivise. Questo processo critica i modelli permanenti di arte storica e pubblica, riconoscendo invece i contributi infiniti che influenzano la nostra comprensione del luogo.

Ogni installazione è personalizzata per il sito specifico

Ogni installazione di “Monuments” è personalizzata per il sito specifico attraverso la selezione di ritratti di individui locali che vengono proiettati sugli alberi. Questo approccio permette a Walsh di catturare e celebrare l’essenza, la storia e le influenze culturali del luogo, rendendo ogni opera unica e significativa per la comunità in cui viene realizzata.

Le proiezioni evocano una riflessione su chi dovrebbe essere onorato negli spazi pubblici e come, trasformando le superfici degli alberi in volti luminescenti che raccontano storie di individui spesso trascurati. Dal suo inizio al Woodford Folk Festival in Queensland, Australia, l’installazione ha subito numerose evoluzioni.

Utilizzando la luce per creare composizioni diafane che sono praticamente immateriali e fugaci come il fogliame autunnale, Walsh continua a sfidare la percezione del pubblico su cosa possa essere un monumento. Le installazioni hanno attraversato vari contesti, dalle tribù di Prime Nazioni a Charlotte, Carolina del Nord, fino ai parchi di Seattle, riflettendo sempre nuove comunità e storie.

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Ti potrebbe interessare anche: 

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook