Street art: il cantiere abbandonato si trasforma in una stupenda galleria d’arte temporanea a Roma

Un cantiere che diventa, per pochissimi giorni, una galleria d’arte originale e atipica, ospitando le opere di ben 28 firme della street art italiana: stiamo parlando di Tracce Temporanee, un’iniziativa ideata e organizzata dall’architetto Elena Nicolini, con il patrocinio gratuito dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Roma.

Un cantiere che diventa, per pochissimi giorni, una galleria d’arte originale e atipica, ospitando le opere di ben 28 firme della street art italiana: stiamo parlando di Tracce Temporanee, un’iniziativa ideata e organizzata dall’architetto Elena Nicolini, con il patrocinio gratuito dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma.

Siamo in viale Liegi 39, nel quartiere Parioli, in una delle zone più eleganti della Capitale. Tra le pareti spoglie e informi di un edificio in via di ristrutturazione, degli artisti di sensibilità e stili differenti si sono ritrovati per lasciare la propria impronta, dando vita ad una mostra unica nel suo genere, che combina la carica anticonvenzionale della street art con il fascino di un luogo inusuale, un immobile che sta vivendo una profonda trasformazione architettonica.

L’edificio, infatti, è stato la sede di una banca e diventerà bene presto una clinica privata: l’esposizione non rappresenta che una fase transitoria della sua vita.

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“Il titolo Tracce Temporanee” – raccontano gli organizzatori della mostra – “racchiude in sé una serie di significati di cui l’evento si fa portatore. All’interno del cantiere, infatti, sono ancora visibili i segni delle modificazioni che l’immobile ha subito nel corso del tempo. Le spazialità e le funzioni future sono già percepibili attraverso le ‘tracce’ del progetto architettonico che sono state riprodotte sui muri e sui pavimenti grezzi del cantiere. Le opere cesseranno di esistere all’imminente ripresa dei lavori. […] la mostra che si configura come un fermo immagine della vita dell’edificio. Si avrà la possibilità di ripercorrerne la storia, di viverne lo stato attuale e di sbirciarne la configurazione futura.”

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La mostra – a cui hanno contribuito gli artisti Diamond, Emmeu, Omino71, Solo, Klevra, Jerico, Gomez, Maupal, Atoche, Desex, Msgarbi, Beetroot, Sugar Kane, Darek Blatta, Pax Paloscia, Lna, Diego Ritmo, Kryon, Beniamino Leone, Teddy Killer, Moby Dick, Marcy, Domenico Romeo, Sgore, Alvarez, Ironmould, M_Hotel e Marcello Maugeri – durerà lo spazio di soli tre giorni, dall’8 all’11 ottobre, prima che nel cantiere vengano ripresi i lavori e le opere vengano distrutte.

Un motivo in più per non perderla.

Lisa Vagnozzi

Photo Credits: Tracce Temporanee

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