Ha 4400 anni, ma non li dimostra. È una “nuova” tomba scoperta da un team di archeologi egizi che scavano nel sito di Saqqara, dove hanno rinvenuto geroglifici, pitture e sculture risalenti alla quinta dinastia dell’Antico Regno. E il tutto in ottimo stato di conservazione. Lo ha annunciato il ministro del Supremo Consiglio delle Antichità Khaled el-Enany nel corso di una conferenza stampa
Ha 4400 anni, ma non li dimostra. È una “nuova” tomba scoperta da un team di archeologi egizi che scavano nel sito di Saqqara, dove hanno rinvenuto geroglifici, pitture e sculture risalenti alla quinta dinastia dell’Antico Regno. E il tutto in ottimo stato di conservazione. Lo ha annunciato il ministro del Supremo Consiglio delle Antichità Khaled el-Enany nel corso di una conferenza stampa.
Il ritrovamento è letteralmente incredibile, perché antichissimo, inatteso e decisamente poco rovinato nonostante la veneranda età. Infatti il ministro ha sottolineato come i disegni sulle pareti della tomba fossero eccezionalmente ben conservati.
Dalle prime notizie in merito, si apprende che il sito contiene anche un totale di 45 statue scolpite nella roccia e che tutto fa pensare ad un alto funzionario e la sua famiglia. Il ministro, in particolare, ha spiegato che la tomba sarebbe del sacerdote Wahtye, risalente ad un periodo tra il 2500 e il 2300 a.C, quindi circa 4400 anni fa, secolo più, secolo meno.
La maggior parte delle costruzioni mostrano esseri umani o divinità, alcune a grandezza naturale e altre che sembrano pari a 1 metro circa. I geroglifici, invece, menzionano spesso la madre di Wahtye “Merit Meen”, un nome che significa “l’amante del dio Min”, il dio della fertilità nei tempi antichi, ma anche la moglie del sacerdote, “Nin Winit Ptah”, un nome che significa “il grandissimo dio Ptah”, una divinità associata a Memphis, antica capitale egiziana vicino la stessa Saqqara.
L’Egitto, si sa, non è nuovo a queste scoperte. Solo a fine novembre fu oggetto del ritrovamento di 8 mummie bellissime, tre delle quali in ottimo stato, ma anche, poco prima, di gatti e scarabei, insieme a sculture lignee di diversi animali.
Un vero e proprio tesoro, probabilmente ancora da scoprire del tutto.
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Foto credits: AP Photo/Amr Nabil