Gurwinder viene dal Punjab, da anni lavora come bracciante delle serre dell’Agro Pontino. Da quando è arrivato in Italia, vive insieme al resto della comunità sikh in provincia di Latina. La sua storia (e quella di tanti altri), viene raccontata in ‘The Harvest’, il docu-musical sul caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori.
Gurwinder viene dal Punjab, da anni lavora come bracciante delle serre dell’Agro Pontino. Da quando è arrivato in Italia, vive insieme al resto della comunità sikh in provincia di Latina. La sua storia (e quella di tanti altri), viene raccontata in ‘The Harvest‘, il docu-musical sul caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori.
Anche Hardeep è indiana, ma parla con accento romano, e si impegna come mediatrice culturale. Lei, nata e cresciuta in Italia, cerca il riscatto dai ricordi di una famiglia emigrata in un’altra epoca, lui è costretto, contro le norme del suo stesso credo, ad assumere metanfetamine e sostanze dopanti per reggere i pesanti ritmi di lavoro e mandare i soldi in India.
Scritto da Andrea Paco Mariani sarò proiettato oggi al Parlamento europeo, in occasione del dibattito sul problema del caporalato sollecitato dall’europarlamentare Elly Schlein impegnata sul fronte migranti.
Settantatre minuti già vincitori all’Argentina Finca Film Festival e al Noida Film Festival in India.
Un esperimento narrativo – scrive il regista – che ha messo in gioco le vite di persone reali, chiamate in alcuni casi a interpretare se stesse, in altri casi personaggi di finzione ispirati alla dura realtà che abbiamo inteso indagare.
Il filo conduttore è la vita di Gurwinder che ben rappresenta lo sfruttamento. Un esercito silenzioso di uomini piegati nei campi a lavorare, senza pause, attraversa oggi l’Italia intera. Raccolta manuale di ortaggi, semina e piantumazione per 12 ore al giorno filate sotto il sole; chiamano padrone il datore di lavoro, subiscono vessazioni e violenze di ogni tipo.
Quattro euro l’ora nel migliore dei casi, con pagamenti che ritardano mesi, e a volte mai erogati, violenze e percosse, incidenti sul lavoro mai denunciati e “allontanamenti” facili per chi tenta di reagire.
Di contorno cresce in maniera esponenziale l’uso di sostanze dopanti per sostenere i faticosi ritmi del lavoro nei campi. Sostanze che, nello specifico, si compongono di metanfetamine, oppiacei e antispastici.
Un docu-musical che, per la prima volta, unisce il linguaggio del documentario alle coreografie delle danze punjabi, raccontando l’umiliazione dei lavoratori sfruttati dai datori di lavoro e dai caporali. Due storie che si intrecciano nel corso di una giornata, dalle prime ore di luce in cui inizia il lavoro in campagna alla preghiera serale presso il tempio della comunità.
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Dominella Trunfio