Terra dei Fuochi: dopo aver visto queste foto non sarai più lo stesso

La Terra dei fuochi raccontata attraverso gli scatti del fotografo Stefano Schirato. Immagini iconiche che mettono a nudo il degrado del territorio campano e le pressioni camorristiche, mostrando le condizioni in cui bambini, donne e uomini sono costretti a vivere ogni giorno.

La Terra dei fuochi raccontata attraverso gli scatti del fotografo Stefano Schirato. Immagini iconiche che mettono a nudo il degrado del territorio campano e le pressioni camorristiche, mostrando le condizioni in cui bambini, donne e uomini sono costretti a vivere ogni giorno.

E’ considerato uno dei disastri ambientali più gravi sul territorio italiano perché la cosiddetta Terra dei fuochi, l’area situata tra le province di Caserta e Napoli, da oltre vent’anni è luogo di nessuno: qui sono stati sversati illegalmente milioni di rifiuti tossici. Rifiuti che non solo sono sotterrati ma vengono anche bruciati provocando danni su agricoltura, allevamento e falde acquifere.

Eppure c’è chi è costretto a vivere fianco a fianco con la discarica: donne, uomini, bambini e i dati sui tumori sono in continuo aumento. Dal 2010 nel Registro dei Tumori sono stati inseriti 18.067 nuovi casi nell’area dell’Asl Napoli 2 Nord, ovvero oltre un milione di abitanti.

L’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore della Sanità (datato gennaio 2016) fornisce una stima dell’effetto che comportamenti criminali hanno avuto sulla popolazione: nell’area della Terra degli incendi, rispetto alla media nazionale, la percentuale di tumori è dell’11% più alto tra gli uomini e del 9% più alto tra le donne.

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Gli scienziati hanno anche identificato una serie di malattie che potrebbero potenzialmente influenzare la popolazione dell’area con una frequenza atipicamente superiore rispetto agli standard, inoltre hanno raccolto dati allarmanti sulla mortalità infantile causata da cancro, estremamente alta nell’intera area delle province di Caserta e Napoli.

Il lavoro di Stefano Schirato, bolognese classe ’74 da oltre 15 anni impegnato sui temi sociali con diversi progetti in Europa e Africa, va in due direzioni.

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Da un lato, c’è il racconto di una terra martoriata da un inquinamento di origine dolosa e malavitosa, che sta condannando a morte chi lì vive, dall’altra, ci sono gli abitanti: bambini morti di tumore e madri inconsolabili ma coraggiose, che manifestano e lottano senza tregua contro questo massacro, ci sono i malati, che combattono quotidianamente per la loro vita.

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E ancora artisti che mettono il proprio talento al servizio della causa, giovani che hanno visto morire i loro genitori e chiedono a gran voce un futuro diverso.

Proprio in questi giorni è partito il crowdfunding per sostenere “Terra Mala. Living with poison”, il libro che racchiude il progetto fotografico, prenotando una copia online, si contribuirà al finanziamento della stampa.

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“Grazie all’aiuto di padre Maurizio Patriciello – sacerdote della parrocchia di San Paolo al Parco Verde a Caivano e uno dei principali attivisti dell’area – ho raccolto testimonianze di quei cittadini che combattono perché l’avvelenamento della Terra dei Fuochi non essere dimenticato”, scrive Stefano Schirato nella pagina della campagna.

“Ho documentato la vita quotidiana di dozzine di famiglie consapevoli dei rischi che corrono per la loro salute. Ho dipinto il degrado del territorio, i campi nomadi autorizzati a essere costruiti su cumuli di spazzatura; uomini, donne e bambini costretti a vivere ogni giorno su una terra tossica. Potrei registrare la terrificante dimensione delle discariche illegali, pile di veleni sotterranei, a pochi metri dalle case”.

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Tutte queste persone sono unite dallo stesso destino e da un così forte attaccamento alle loro origini che se osate chiedere loro perché non si spostano da qualche altra parte, potreste ottenere una risposta del tipo “E dove andiamo?”

Per sostenere il progetto clicca qui

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Foto Stefano Schirato

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