Svelato il volto di Erin Doom, l’autrice più amata e venduta in Italia nel 2022

Erin Doom si è finalmente presentata dopo un lungo anonimato: dietro questo pseudonimo si cela Matilde, una ragazza molto timida e introversa

Fabio Fazio, nel giorno dell’annuncio del passaggio a Discovery, cala uno dei suoi ultimi assi sulla Rai. È infatti suo – e degli autori di Che Tempo Che Fa – il merito di aver svelato la vera identità di Erin Doom, l’autrice più amata e venduta in Italia nel 2022.

La ragazza aveva mantenuto il suo anonimato di fatto fino a ieri sera, quando ha raccontato in diretta televisiva su Rai3 di essere semplicemente Matilde. Una giovane timidissima dai lunghi capelli biondo-ramati ed evidentemente non del tutto a suo agio di fronte alle telecamere.

Eppure è proprio lei la mente dietro al bestseller Fabbricante di lacrime, che ha venduto 500.000 copie, e di Nel modo in cui cade la neve, il secondo romanzo con all’attivo 200.000 copie. Una segretezza e un successo tale per cui tanti l’avevano ribattezzata “la Ferrante dei giovani”.

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Un compromesso diventato difficile da accettare

A raccontare il perché della scelta dell’anonimato è stata lei stessa. Tutto è partito per via del suo carattere:

Sono sempre stata una persona molto introversa, molto riservata. Quando ho iniziato questo percorso ho scelto lo pseudonimo e l’anonimato per viverlo nel modo più confacente alla mia indole.

Una scelta che però, quando il successo è arrivato tanto inaspettato quanto meritato, ha avuto anche il risvolto della medaglia:

È stato un compromesso perché nonostante fosse la mia scelta, una mia decisone, tante volte ho sentito come mi stessi perdendo qualcosa, una parte importante di tutto questo. Non avevo la possibilità di incontrare i miei fan.

Una coerenza mantenuta anche a duro prezzo, dunque, come accaduto lo scorso anno quando è stata al Salone del Libro di Torino per seguire un evento a lei dedicato. L’ha dovuto però fare da spettatrice:

Avevo scritto una lettera apposta, ma il personale della sicurezza non mi ha fatto entrare, perché era tutto pieno.

Tutto è iniziato quando ancora studiava legge all’Università

Ma perché proprio Erin? Matilde ha voluto chiarire anche il motivo per cui ha scelto questo pseudonimo, un po’ irlandese e un po’ inglese:

Erin è un nome di origine irlandese che richiama i concetti libertà, natura, spazi aperti. Doom mi piaceva per l’ambivalenza, perché in inglese vuol dire destino e condanna, e ogni cosa, a seconda di come noi ce la viviamo, ha un’accezione negativa e positiva.

Matilde ha inoltre narrato come è iniziato tutto. La scrittrice ha spiegato di aver studiato legge e proprio durante l’Università sono nati i suoi bestseller, tenendo inizialmente nascosta questa sua passione anche ai genitori:

Di giorno studiavo e la notte facevo appunti al computer. Ora finalmente i miei non devono più mantenere il segreto. Lo sanno solo la mia famiglia e le mie più care amiche, sette persone in tutto.

Anche sul set del film Fabbricante di lacrime, diretto da Alessandro Genovesi ed ispirato al suo omonimo libro, Matilda non ha rivelato la sua vera identità, ma si è presentata “come la stagista dell’ufficio marketing della casa editrice”.

Adesso, invece, con la sua identità finalmente svelata tutto potrà cambiare. Il suo terzo libro Stigma – primo capitolo di una nuova saga che vede protagonisti Mireya e Andras – in uscita nelle librerie il 16 maggio, sarà infatti presentato dalla stessa autrice che incontrerà il pubblico in vari appuntamenti in giro per l’Italia.

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