Straperetana: la manifestazione artistica che trasforma il borgo abruzzese di Pereto in una mostra a cielo aperto

La Straperetana è un evento che trasforma il borgo abruzzese di Pereto in una mostra a cielo aperto, coinvolgendo artisti e visitatori in un'esperienza unica tra arte e cultura.

Dal 13 luglio al 18 agosto 2024, le strade, le piazze e i palazzi di Pereto (AQ), borgo millenario noto come la Porta d’Abruzzo per la sua posizione strategica, ospiteranno la manifestazione Straperetana.

Fondata da Paola Capata e Delfo Durante, questa rassegna artistica giunta all’ottava edizione trasforma Pereto in un palcoscenico per l’arte contemporanea dal 2017.

Supernaturale: il titolo di quest’anno

Quest’anno, in collaborazione con Annalisa Inzana, Straperetana coinvolge 17 artisti e artiste italiani e internazionali in una mostra intitolata Supernaturale. Nonostante il titolo, la mostra non tratta di fenomeni che trascendono l’esperienza umana, ma piuttosto, giocando con il prefisso “SUPER” del superlativo assoluto, evidenzia come ciascun artista abbia vissuto un’immersione totalizzante e personale nella Natura.

Alcuni si approcciano con una passione per le scienze, altri attraverso l’osservazione del paesaggio in chiave romantica o concettuale. Tutti, però, diventano esploratori, misuratori, ricercatori, “sciamani”, impegnati in un incessante processo di conoscenza del mondo che non può mai dirsi concluso.

 

Chi sono gli artisti in mostra

Le circa trenta opere esposte tra le strade e i palazzi di Pereto riflettono le diverse esperienze personali degli artisti con l’ambiente, offrendo una prospettiva unica sul mondo naturale.

La mostra si snoda attraverso vari luoghi del borgo. Inizia a Palazzo Maccafani, dove sono esposte le opere di Hamish Fulton, Nico Vascellari, Patrick Tuttofuoco e altri. Proseguendo per le vie cittadine, si possono ammirare le fotografie di Federica Belli, un murale site-specific dell’artista foggiano Agostino Iacurci, e un’installazione inedita del collettivo Numero Cromatico.

Il percorso continua a Palazzo Iannucci, che ospita le fotografie della rinomata fotografa riminese Tarin e le opere dell’artista interdisciplinare Francis Alÿs. La mostra si conclude idealmente con una grande installazione di Davide D’Elia sul tema della memoria.

Tutte le opere in esposizione approfondiscono la relazione tra uomo e natura, esplorando la percezione e il rapporto con gli elementi. Questo percorso artistico invita i visitatori a scoprire le opere in un contesto espositivo suggestivo e di grande impatto.

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