Strage a Charlie Hebdo: il suggestivo omaggio attribuito a Banksy (#jesuisCharlie)

Da una matita spezzata nascono due matite. È l'iconico tributo apparso su un account Instagram a nome dell'anonimo artista Banksy dedicato ai giornalisti assassinati del settimanale satirico francese 'Charlie Hebdo', vittime di un orribile attacco terroristico, che ha lasciato dietro di sé una sanguinante scia di 12 morti e 11 feriti

Da una matita spezzata nascono due matite. È l’iconico tributo apparso su un account Instagram a nome dell’anonimo artista Banksy dedicato ai giornalisti assassinati del settimanale satirico francese ‘Charlie Hebdo’, vittime di un orribile attacco terroristico, che ha lasciato dietro di sé una sanguinante scia di 12 morti e 11 feriti.

Tra le vittime ci sono anche quattro dei più celebri vignettisti politici della Francia, Jean Cabu, Stephane “Charb” Charbonnier, Bernard “Tignous” Verlhac e Bernard Maris, minacciati in numerose occasioni per la pubblicazione di caricature e fumetti di tipo religioso.

Il disegno delle 3 matite è stato condiviso anche su una Pagina Facebook dedicata a Banksy, raggiungendo sui due social quasi cinque milioni di follower. Entrambi i post sono stati pubblicati con il messaggio “RIP” e sono diventati in fretta virali, apparendo sulle bacheche degli utenti di tutto il mondo.

RIP @lucille_clerc

Un post condiviso da StreetArtGlobe (@streetartglobe) in data:

Ma in molti hanno espresso scetticismo sul fatto che ci sia davvero Banksy dietro l’immagine. Alcuni utenti di Twitter hanno notato che l’idea sia simile a quella di altre vignette pubblicate nelle scorse ore da parte di diversi artisti, ben prima che apparissero le matite di “Banksy”. La vera autrice sarebbe, invece, l’illustratrice Lucille Clerc.

Che l’autore sia Banksy o no, si tratta in ogni caso di una potente immagine che sta viaggiando alla velocità della luce sul web. Per dire no all’odio e sì alla libertà. Come hanno ribadito le oltre 35mila persone che si sono radunate la sera del 7 gennaio a place de la République, a Parigi, per rendere omaggio alle vittime allo slogan di “Noi siamo Charlie“.

Anche a Roma, in Italia, è stata convocata una manifestazione di solidarietà. Si terrà a piazza Farnese, di fronte all’ambasciata francese in Italia, alle 18.

Intanto la “Federazione italiana media ambientali”, associazione che riunisce giornalisti, blogger e comunicatori ambientali, esprime il proprio sgomento e si unisce al cordoglio verso le famiglie e i colleghi dei redattori e vignettisti uccisi durante l’esercizio della loro professione, insieme alle altre vittime , quali le forze dell’ordine, che si trovavano in quel momento nello stabile.

“La libertà di stampa e la pacifica convivenza fra culture e confessioni diverse sono valori alla base dell’ambientalismo – è il commento dell’associazione – Il compito delle democrazie, anche attraverso la garanzia di pluralismo dell’informazione, deve essere quello di arginare il fondamentalismo e respingere ogni deriva xenofoba”.

Proprio la capitale francese sarà alla fine del 2015 sede dell’importante vertice dell’Onu sul clima. L’auspicio della Federazione, ma anche il nostro, è che quell’occasione, oltre a celebrare il varo di un nuovo protocollo internazionale contro le emissioni, si possa ribadire come la salvaguardia del Pianeta rappresenti un terreno d’impegno comune per i popoli e un’opportunità per guardare ad una società globale che valorizzi le differenze e persegua gli obiettivi dell’equità.

Roberta Ragni

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