“Storie della buonanotte per bambine ribelli” è un libro che racconta la vita di donne speciali, spesso fuori dagli schemi e che hanno dovuto lavorare tanto o addirittura lottare per arrivare dove sono arrivate. Tutto questo non è piaciuto alla Turchia che ha vietato il libro al pari di un porno in quanto potrebbe influenzare negativamente i giovani.
“Storie della buonanotte per bambine ribelli” è un libro che racconta la vita di donne speciali, spesso fuori dagli schemi e che hanno dovuto lavorare tanto o addirittura lottare per arrivare dove sono arrivate. Tutto questo non è piaciuto alla Turchia che ha vietato il libro al pari di un porno in quanto potrebbe influenzare negativamente i giovani.
Un libro messo al bando, almeno per i minori, e in un paese non tanto lontano da noi, appunto la Turchia. “Storie della buonanotte per bambine ribelli”, bestseller mondiale, in questo stato è messo al bando per i minori come se fosse un porno. Non potrà quindi essere venduto a giovani o giovanissimi e neppure esposto sugli scaffali delle librerie o in vetrina.
Ma cosa avrebbe di tanto pericoloso per le nuove generazioni turche? Dal nostro punto di vista assolutamente nulla. Il libro, scritto da due autrici italiane, Elena Favilli e Francesca Cavallo, racconta ‘100 vite di donne straordinarie‘ come Frida Kalho, Margherita Hack, Rita Levi Montalcini, Malala Yousafzai e Coco Chanel (tanto per citarne alcune) ma secondo l’ente governativo turco per la protezione dei minori dalle pubblicazioni oscene:
“alcuni degli capitoli contenuti nel libro possono avere un’influenza dannosa sulle menti dei minori di 18 anni”
Francesca Cavallo, saputa la notizia ha dichiarato:
“Il problema è che la questione dell’uguaglianza di genere viene vissuta come una minaccia dai Paesi che vorrebbero le donne confinate a casa. Il nostro testo invita le bambine a prendere in mano la propria vita senza paura. È questo il problema”
Gli editori turchi la pensano allo stesso modo e hanno dichiarato per voce della loro associazione che questa decisione:
“rappresenta un pericolo per la libertà di espressione e di stampa, oltre che una minaccia ai principi della società democratica”
Non è la prima volta, in realtà, che questo libro viene censurato. In Russia, ad esempio, le storie per le bambine ribelli sono uscite ma epurate della parte dedicata a Coy Mathis, bambina transgender.
Ma cosa ci potrà essere di così tanto scandaloso e “pericoloso” in un libro che parla dei successi di un gruppo di donne straordinarie provenienti da ogni parte del mondo?
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Francesca Biagioli