La storia di Margaret Keane, la pittrice degli “occhi grandi” e tristi

Margaret Keane è stata una pittrice di grande talento che ha conquistato tutto il mondo con i suoi ritratti di bambini, adulti e animali raffigurati con enormi e tristi occhi. La sua è una storia travagliata, alla quale si è ispirato anche il regista Tim Burton

Scomparsa l’anno scorso, Margaret Keane, oggi avrebbe compiuto 95 anni. La pittrice è entrata nella storia per i suoi iconici ritratti con gli occhi enormi e tristi. La sua storia straordinaria, a tratti drammatica, ha affascinato persino il noto regista Tim Burton, che l’ha omaggiata con il film “Big Eyes”, uscito nel 2014.

Keane è morta a seguito di un’insufficienza cardiaca lo scorso 26 giugno, all’età di 94 anni, nella sua abitazione di Napa, in California.

Grazie ai suoi dipinti unici e quasi ipnotizzanti, Margaret Keane è diventata un’icona pop, ma la sua vita è stata tutt’altro che semplice e il suo talento è stato eclissato troppo a lungo dall’uomo che aveva sposato.

La vita dell’icona pop

Non tutti sanno che il vero nome di Margaret Keane era Peggy Doris Hawkins. L’artista è nata a Nashville, nel Tennessee (Stati Uniti) il 15 settembre del 1927 con un problema all’udito. Una condizione che l’ha portata a concentrarsi sullo sguardo di chi incontrava.

Fin da ragazzina, sfoderò le sue abilità artistiche realizzando meravigliosi schizzi di angeli dagli occhi enormi. Si sposò molto giovane e nel 1950 ebbe la sua unica figlia. Dopo la fine del primo matrimonio, la pittrice convolò a nozze con l’agente immobiliare Walter Keane e da allora assunse il nome Margaret Keane. Resosi conto del suo immenso talento, l’uomo decise di approfittarne spacciando per sue le opere che ritraevano bambini, adulti e animali dagli occhi grandi e tristi.

margaret keane

@Margaret Keane/Facebook

Questi dipinti, che fra gli anni ’50 e ’60 iniziarono a godere di un’inaspettata popolarità, erano infatti firmati con il cognome Keane, quindi fu molto semplice fingere che fossero stare realizzate da lui. Un inganno che la donna accettò inizialmente senza fare resistenza, essendosi convinta che con il suo vero nome non sarebbe riuscita a vendere quelle opere d’arte.

Così mentre Margaret Keane restava giorni interi chiusi in casa a dipingere, il marito andava in giro a prendersi tutti i meriti. Una menzogna durata circa 10 anni. Soltanto nel 1964 la pittrice decise di lasciare il marito, dal quale divorziò nel 1965, per poi sposare un altro uomo. Nel corso di una trasmissione radiofonica, nel 1970 annuncio al mondo intero che quei quadri tanto apprezzati in realtà erano i suoi.

Dopo aver portato l’ex marito in tribunale con l’accusa di diffamazione, Margaret Keane riuscì a vincere la causa, anche se non ottenne mai nessun risarcimento per i danni subiti. Quel verdetto, però, servì a restituire dignità al suo sudato lavoro. Come anticipato, la travagliata vicenda dell’icona pop è stata ripercorsa nella pellicola “Big Eyes” di Tim Burton, che contribuì a far conoscere a tutto il mondo la sua storia e il suo talento artistico unico.

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Fonte: Margaret Keane (Facebook)

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