Raccogliere i tappi in metallo delle bottiglie per dar vita a un’azione di riciclo creativo collettivo che li trasformerà in un’opera d’arte dedicata a Napoli.
Prende il via il progetto “Startap” in cui bar, ristoranti, pizzerie e cittadini sono invitati a non gettare e a conservare i tappi delle bibite in metallo (quelli a corona) e contribuire così alla cultura del riuso che culminerà in un opera ambientale che verrà realizzata dall’artista Luigi Masecchia, dedicata a Napoli e successivamente donata alla città stessa.
Patrocinata dal comune di Napoli il progetto vuole rappresentare “una contaminazione tra il sociale, sostenibilità e l’arte accessibile:
“Un’iniziativa attiva di educazione e promozione della cultura del riuso, attraverso un processo diffuso e partecipato di creatività urbana: ciò che viene normalmente scartato diventa preziosa tessera di un mosaico cittadino di consapevolezza e cura del territorio, restituendo infine un’affascinante opera di land art, nuova iconografia del consumo critico e moderno tassello del patrimonio artistico cittadino” ha dichiarato l’Assessore Luigi Felaco nella nota stampa.
L’artista Luigi Masecchia non è nuovo a questo tipo di arte. Nel 2014 era stato l’ideatore di TAppo’st, un progetto in cui con l’upcycling i tappi erano si erano trasformati in vere e proprie opere di pop art 3D, a partire dal famoso barattolo di zuppa Campbell.
Ma quanti bisognerà raccoglierne e cosa farne poi? Come spiegano dal sito del comune di Napoli,
“Ogni busta verrà ritirata utilizzando dei corrieri privati e coinvolgendo due incaricati, per un minimo di raccolta, è richiesto l’equivalente di una classica busta della spesa”.
Se siete un locale, un’associazione o anche un gruppo di cittadini, potete aderire inviando un’email al seguente indirizzo di posta elettronica: info@luigimasecchia.it. I tappi verranno ritirati a carico dell’artista.
Ciao amici cari, in collaborazione con il Comune di Napoli e Tappost, sto realizzando un'opera che verrà donata alla…
Posted by Luigi Masecchia on Monday, May 11, 2020
Fonte: Comune di Napoli
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