Una spada medievale è stata trovata incastrata nella roccia a dieci metri di profondità del fiume Vrbas, che attraversa la Bosnia ed Erzegovina
Una nuova Excalibur è stata trovata incastrata in una roccia sul fondo di un fiume bosniaco Vrbas, a nord del paese.
La spada si trovava a dieci metri di profondità nelle acque del fiume, nei pressi del villaggio di Rekavice e vicino alle rovine della cittadella medievale Zvečaj.
L’eccezionale scoperta è stata fatta da un gruppo di sub che hanno poi contattato le autorità locali, permettendo così il recupero della reliquia.
Naš mač u kamenu … izvadjen iz Vrbasa poslije ko zna koliko vijekova pic.twitter.com/fY0zGsgXnb
— Igor Radojicic (@RadojicicIgorMr) October 17, 2019
Estrarre la spada dalla roccia non è stato affatto semplice, poiché la lama era ben conficcata nella pietra.
Analizzando la spada, lo storico Janko Vracar ha stabilito che il reperto risale a un periodo compreso tra la fine del 1200 e la prima metà del 1400.
Naš mač u kamenu … izvadjen iz Vrbasa poslije ko zna koliko vijekova pic.twitter.com/fY0zGsgXnb
— Igor Radojicic (@RadojicicIgorMr) October 17, 2019
“La spada è stata trovata vicino alla città medievale di Zvecaj, ha un contesto e una storia specifici e non è una scoperta completamente accidentale.
Un altro fatto interessante è che la spada è stata trovata nella pietra, conficcata tra due rocce. È stato molto difficile separarla dalla pietra”, ha spiegato l’archeologa Ivana Pandzi, curatrice del Museo della Repubblica serba.
Il ritrovamento della spada, che è già stata soprannominata “Excalibur serba“, è un’impresa archeologica importante, poiché l’ultima spada giunta al Museo della Repubblica serba risale a 90 anni fa.
Banjalučki mač iz kamena. Star mozda i osam vijekova, izvadjen iz Vrbasa, ko zna kakve price skriva … pic.twitter.com/DKY6dBAJBq
— Igor Radojicic (@RadojicicIgorMr) October 24, 2019
“Questa è un’esperienza grandiosa e significativa, soprattutto perché a volte scoperte simili non accadono nel corso dell’intera vita di un archeologo. È un grande onore far parte di questa storia.
Siamo tutti molto emozionati e non vediamo l’ora che il restauro finisca per vedere il vero aspetto della spada” ha concluso Pandzi.
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Tatiana Maselli