Animali selvatici nel bel mezzo del paesaggio urbano, fabbriche di cemento, leggende popolari, ecco le foto vincitrici dell'edizione 2023 del prestigioso concorso
Sono stati annunciati i vincitori dei Sony World Photography Awards 2023 e il primo premio, quest’anno, lo ha conquistato Edgar Martins del Portogallo con una serie intitolata “Our War”, un omaggio all’amico fotoreporter Anton Hammerl, ucciso durante la guerra civile libica nel 2011.
La mostra dedicata alle fotografie vincitrici e a quelle dei finalisti è stata inaugurata il 14 aprile alla Somerset House di Londra e sarà visitabile fino al 1° maggio 2023. Se volete curiosare tra i vincitori ma non potete raggiungere Londra, ecco una selezione delle foto più belle e significative.
Iniziamo proprio dalla serie “Our War” di Edgar Martins, che dopo aver perso l’amico Hammerl nella guerra libica, decise di recarsi in loco per ritrovarne i resti. Rendendosi conto che era impossibile, iniziò a riflettere sulla domanda: “Come si fa a raccontare una storia quando non c’è nessun testimone, nessuna testimonianza, nessuna prova, nessun soggetto?”. E’ nata così la sua serie fotografica.
Dopo il fotografo dell’anno arriviamo alla vincitrice creativa che è Lee-Ann Olwage del Sud Africa, con la serie “The Right to Play”, che mostra un mondo in cui le ragazze hanno potere e l’opportunità di imparare e sognare.
Il progetto fotografico “Lupus Hominarius” di Noemi Comi si è invece aggiudicato il secondo posto della categoria creativa. Le foto si ispirano alle leggende e ai racconti popolari calabresi riguardanti la misteriosa figura del lupo mannaro.
Passando alla categoria “Architettura e Design” troviamo Fan Li con “Cement Factory”, una fabbrica di cemento situata nella città di Guilin, nel sud della Cina, che svolse un ruolo importante nello sviluppo economico locale.
Vincitore della categoria “Documentary Projects” il progetto fotografico di Hugh Kinsella Cunningham “The Women’s Peace Movement in Congo”, focalizzato sul ruolo delle donne nella promozione della pace nella Repubblica Democratica del Congo.
Ad aggiudicarsi il primo premio nella categoria “Ambiente” il progetto fotografico “Miruku” di Marisol Mendez e Federico Kaplan, che esplora la carenza d’acqua dovuta ai cambiamenti climatici presso i Wayuus, popolazione indigena della Colombia.
Nella categoria “Paesaggio” il vincitore di questa edizione è Kacper Kowalski con “Event Horizon”, progetto fotografico dedicato a un lago ghiacciato che rivela, sulla superficie, tracce di volpe, strisce di neve fresca e strane strutture.
L’ultima categoria che vi segnaliamo è quella dedicata alla fauna selvatica e alla natura, dove ad aggiudicarsi il primo posto è la serie “Cities Gone Wild” di Corey Arnold, che ritrae orsi, coyote e procioni nel bel mezzo del paesaggio urbano.
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FONTE: WORLD PHOTOGRAPHY AWARDS
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