Sono stato nel primo Museo dei Quaderni di scuola (una collezione da tutto il mondo a Milano)

A Milano ha aperto il Museo dei Quaderni, un luogo che raccoglie e conserva le testimonianze dell'epoca scolastica attraverso gli scritti dei protagonisti: i bambini.

Avete mai pensato a quante storie possono raccontare i quaderni di scuola? Quei quaderni con copertine spesso colorate, riempiti di temi scritti in corsivo, con le righe ben curate e i margini ordinati, rappresentano una finestra sul passato di ognuno di noi, custodi di un tempo ormai alle spalle.

Al fine di celebrare e riscoprire queste preziose testimonianze d’infanzia, nasce a Milano il primo Museo dei Quaderni di scuola del mondo, un luogo unico che raccoglie e conserva gli scritti scolastici dei bambini.

Il Museo dei Quaderni di scuola si trova in via Broletto, nel cuore di Milano, e offre ai visitatori un’esperienza unica: un tuffo nel passato attraverso i quaderni di scuola di generazioni di bambini. La collezione comprende oltre 2.500 documenti provenienti da 36 Paesi, con il quaderno più antico datato 1775. Il prezioso reperto, proveniente dall’Inghilterra, rappresenta uno dei pezzi più affascinanti della collezione, e tra i documenti più toccanti, troviamo i quaderni scritti dai bambini durante la Seconda Guerra Mondiale, che raccontano con semplicità e crudezza la vita sotto le bombe.

Com’è nata l’idea?

Il Museo dei Quaderni di scuola è il frutto della passione e dell’impegno di Thomas Pololi, che ha lavorato al progetto per circa vent’anni. Pololi ha fondato l’associazione Quaderni Aperti, che oggi conta una dozzina di membri attivi e circa 300 volontari che contribuiscono alle traduzioni dei testi. Pololi si dedica con dedizione e pazienza alla digitalizzazione di questi quaderni, creando un archivio digitale accessibile a tutti.

La visita al museo dei quaderni

Entrare nel Museo dei Quaderni di scuola è come fare un viaggio nel tempo. Al primo piano di una palazzina luminosa, a pochi passi dal Duomo di Milano, una sala espositiva accoglie i visitatori con alcuni dei pezzi più significativi, suddivisi per anni e temi. Grazie a led digitali interattivi, è possibile sfogliare virtualmente alcuni quaderni, leggendo testi che spaziano dall’autoritratto alla propaganda. La sezione #myself, ad esempio, raccoglie descrizioni schiette e oneste che i bambini fanno di sé stessi, offrendo un affascinante spaccato della loro percezione del mondo e di sé.

Quaderni di guerra e propaganda

Una delle sezioni più interessanti e attuali è #propaganda, dove sono raccolti testi scritti da bambini inglesi durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e da giovani italiani chiamati a esaltare la patria. I documenti in questione offrono una prospettiva unica e toccante sulle esperienze vissute dai bambini in tempi di conflitto, rivelando come la guerra possa influenzare le menti più giovani

Dalla rete al museo: un progetto in crescita

Il progetto Quaderni Aperti è nato come un blog, raccogliendo in rete numerosi documenti e attirando l’attenzione di insegnanti, pedagogisti, studiosi e curiosi da tutto il mondo. Con il tempo, il materiale è cresciuto e ha trovato una casa fisica nel Museo dei Quaderni di scuola ed oggi il museo non rappresenta solo un luogo di conservazione, ma anche un punto di incontro per chi vuole riscoprire e valorizzare le memorie dell’infanzia.

Un viaggio tra osservazioni ed emozioni

Visitare il Museo dei Quaderni di scuola significa immergersi in un mondo di osservazioni ed emozioni scritte tra le righe di quaderni ingialliti dal tempo. Qui si possono leggere testi divertenti e cronache surreali, scoprendo come i bambini di ieri interpretavano il mondo che li circondava. È un’esperienza che va oltre la semplice curiosità: è un modo per connettersi con le voci del passato e comprendere meglio le esperienze che hanno plasmato le generazioni precedenti.

L’Importanza della conservazione delle memorie

Il lavoro di Thomas Pololi e dell’associazione Quaderni Aperti è fondamentale per preservare un patrimonio di storia materiale che altrimenti rischierebbe di andare perduto: i quaderni di scuola non sono solo oggetti d’uso quotidiano, ma testimonianze vive delle esperienze, dei pensieri e delle emozioni dei bambini, pertanto, conservare e valorizzare questi documenti significa mantenere viva la memoria di un passato che continua a parlare al presente.

Un museo per tutti

Il Museo dei Quaderni di scuola è aperto a tutti, ma le visite sono organizzate in piccoli gruppi e solo su prenotazione, aspetto che permette di garantire un’esperienza più intima e approfondita, dando ai visitatori il tempo di esplorare e riflettere su ciò che vedono. L’attenzione ai dettagli e la cura con cui sono presentati i quaderni rendono la visita un momento speciale, capace di toccare corde emotive profonde.

Il Museo dei Quaderni di scuola è un progetto che merita di crescere e di essere conosciuto da un pubblico sempre più ampio. La sua unicità risiede nella capacità di raccogliere e conservare le memorie dell’infanzia, offrendo uno sguardo autentico e commovente sulle esperienze dei bambini di ieri, un luogo che invita alla riflessione e al ricordo, ma anche alla scoperta e alla meraviglia.

In un’epoca in cui la digitalizzazione sembra dominare ogni aspetto della nostra vita, il Museo dei Quaderni di scuola vuole ricordare l’importanza dei documenti materiali, delle parole scritte di proprio pugno, delle emozioni fissate sulla carta, è un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso i quaderni di bambini di tutto il mondo, che ci permette di riscoprire il valore delle memorie scolastiche.
Visitare questo museo è un’esperienza che arricchisce, commuove e ispira, rendendoci partecipi di un patrimonio condiviso di storia e umanità.

Info utili

Il museo, situato in Via Broletto a Milano (fermata M1 Cordusio), è accessibile esclusivamente su prenotazione. La visita è consigliata a partire dai 9 anni di età, è necessario consultare il calendario delle aperture e prenotare la visita qui.

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