Serotonina, l’ultimo libro di Houellebecq ti farà riflettere sul significato profondo della felicità

Esce oggi, 10 gennaio, "Serotonina", l'ultimo scritto di Michel Houellebecq, irriverente scrittore francese.

Preannunciato come l’uscita più attesa della stagione, “Serotonina” di Michel Houellebecq è l’ennesima conferma di quanto lo scrittore francese sia un attento osservatore della difficile realtà in cui viviamo

Capelli scompigliati, barba sfatta, una sigaretta sempre tra le dita, Michel Houellebecq, classe 1956, è uno di quegli scrittori che fa parlare di sé sempre, per il suo modo irruento di sfasciare nel senso letterale del termine i capisaldi della civiltà occidentale, di provocare, di essere politicamente scorretto. Non è un caso che l’autore francese, uno dei più conosciuti dei nostri tempi, sia stato accusato di oscenità, razzismo, misoginia e islamofobia e anche di essere eccessivamente “pornografico” in alcuni suoi scritti. Un poeta provocatore controverso, insomma, che non si risparmia sulle truci verità che riguardano la natura dell’essere umano (e non solo la Francia contemporanea).

Incuriosisce, quindi, l’ultimo suo libro – in uscita oggi in Italia – dal titolo “Serotonina” (edizioni La Nave di Teseo nella traduzione di Vincenzo Vega), che è stato presentato come un’indagine su quella “inquietudine francese” che sarebbe all’origine (anche) della rivolta dei “gilet gialli”. Ma che, in verità, è molto di più: una riflessione profonda sulla perdita dell’amore. Un libro sul significato profondo dell’amore e della felciità (non a caso il titolo), sull’inadeguatezza della condizione umana e sull’impossibilità di mantenere la condizione di contentezza.

Di Houellebecq si è infatti sempre pensato questo: è così attento e presente nella vita contemporanea che i suoi libri risultano essere quasi delle “premonizioni” catastrofiche della realtà politica, culturale e sociale. Gli esperti citano di fatti “Piattaforma”, pubblicato il 3 settembre del 2001, in cui dei terroristi islamici facevano una carneficina su una spiaggia della Thailandia e pochi giorni dopo ci furono gli attacchi alle Torri Gemelle di New York e nel 2002, proprio come nel manoscritto, 200 turisti vennero uccisi su una spiaggia di Bali. Anche “Sottomissione”, del 2015, in cui raccontava con grande ironia l’ascesa al potere in Francia di un partito e di un presidente islamico, precedette il sanguinoso attentato alla redazione di Charlie Hebdo.

E “Serotonina”? Qui, secondo alcuni, fa intravedere ciò che è stata poi la rivolta dei gilet gialli. Florent-Claude Lambrouste è un agronomo di 46 anni che scrive rapporti commerciali per il Ministero dell’Agricoltura francese e detesta l’Unione europea e che ogni mattina si sveglia nella infelicità più totale. Non è contento del suo nome né della sua compagna giapponese Yuzu e continua a combattere il suo male di vivere con pasticche di serotonina, quel neurotrasmettitore fondamentale per il benessere psicofisico.

Presto deciderà di lasciare Parigi trovando un amico nel contadino Aymeric, un aristocratico che ha scelto di tornare a fare l’allevatore nelle terre appartenute alla sua famiglia, e nei suoi amici che sono all’origine di una protesta contro l’abbattimento del prezzo del latte voluto dall’Europa.

“Ero capace di essere felice nella solitudine? Pensavo di no. Ero capace di essere felice in generale? È il tipo di domanda che credo sia meglio non farsi”.

Con Aymeric, Florent capisce come non ci sarà mai un’alternativa alla crisi delle campagne francesi e con lui prende atto della sua fallimentare esperienza di agronomo ministeriale, concludendo che “questa battaglia non la vinceremo mai”.

Alla fine, Florent torna nella capitale, conscio che “la vita era finita, ci era passata accanto senza mai farci davvero dei gesti evidenti, poi aveva raccolto le sue carte con discrezione ed eleganza, con garbo, e si era molto semplicemente allontanata da noi”.

Il romanzo irrompe alla fine contro i politici che “non combattono per gli interessi della loro gente ma sono pronti a morire per difendere il libero commercio“.

serotonina

Serotonina, traduzione di Vincenzo Vega, pp. 347 (linkaffiliazione)

Le opere di Houellebecq tradotte in italiano

Le particelle elementari, traduzione Sergio Claudio Perroni
Il senso della lotta, trad. A. M. Lorusso
Estensione del dominio della lotta, trad. Sergio Claudio Perroni
Lanzarote, trad. Sergio Claudio Perroni
Piattaforma. Nel centro del mondo, trad. Sergio Claudio Perroni
H. P. Lovecraft. Contro il mondo, contro la vita, saggio su Lovecraft, postfazione di Stephen King, trad. Sergio Claudio Perroni
La possibilità di un’isola, trad. F. Ascari
La ricerca della felicità, trad. F. Ascari
Nemici pubblici, con Bernard Henri-Lévy
La carta e il territorio, trad. F. Ascari
Sottomissione, trad. Vincenzo Vega
Configurazioni dell’ultima riva, trad. F. Garavini, Donati A.
In presenza di Schopenhauer, saggio su Arthur Schopenhauer, edizioni La nave di Teseo
Serotonina

Germana Carillo

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