A scuola di antichi mestieri: la Sicilia riporta le tradizioni sui banchi

A scuola di antichi mestieri e tradizioni popolari che stanno scomparendo. Grazie a un finanziamento di quasi un milione di euro concesso dalla Regione Sicilia, diciannove comuni faranno nascere alcune vecchie scuole dove si insegna l’arte del vecchio mestiere.

A scuola di antichi mestieri e tradizioni popolari che stanno scomparendo. Grazie a un finanziamento di quasi un milione di euro concesso dalla Regione Sicilia, diciannove comuni faranno nascere alcune vecchie scuole dove si insegna l’arte dei vecchi mestieri.

L’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana ha già definito la graduatoria dei progetti, come previsto dalla Legge di stabilità del 2018, per l’acquisto di arredi, attrezzature, per spese di avviamento e promozione ed entro fine dicembre si otterrà un anticipo pari all’80% del totale (da saldare durante il corso del prossimo anno).

Gli antichi mestieri stanno purtroppo scomparendo, ecco allora l’idea di rilanciarli attraverso delle vere e proprie scuole. Per intenderci parliamo di attività agricole, maestri d’ascia, musica, folclore, cantastorie, lavorazione della pietra, costruzione di carretti siciliani, artigianato, realizzazione di barche tradizionali, cultura marinaresca, canti popolari, cucina, pupi siciliani.

“È un primo segnale che intende coltivare la memoria storica di un territorio, le radici di una regione e di una comunità. Ma anche per restituire valore al lavoro manuale, che ha la stessa dignità delle altre professioni. Con l’occasione contribuiamo anche al salvataggio delle vecchie botteghe artigiane che ormai stanno scomparendo”, dice in una nota il governatore Nello Musumeci.

“Da parte del governo c’è grande attenzione per gli antichi mestieri e il recupero delle nostre tradizioni. Un settore che negli ultimi anni è stato dimenticato o talvolta, ingiustamente, relegato a fenomeno marginale e lontano dalla sua dimensione culturale”, chiosa Sebastiano Tusa, assessore dei Beni culturali.

Che dire una bella iniziativa che speriamo arrivi anche in altre Regioni!

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Dominella Trunfio

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